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Padoan: “Dopo le Poste privatizzazione anche per Ferrovie ed Enav”

Il Ministro dell’economia esulta per il successo della privatizzazione di Poste e annuncia: “Ora tocca a Ferrovie e Enav”.
A cura di Antonio Palma
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La privatizzazione di Poste italiane è stata un gran successo, per questo a breve toccherà anche alle Ferrovie e ad Enav, l'Ente nazionale per l'aviazione civile. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'Ipo di Poste. Il collocamento delle azioni di Poste Italiane "è un rilancio del piano privatizzazione del governo che resta parte importante della sua strategia economica e che continuerà nei prossimi mesi con Enav e Ferrovie dello stato" ha dichiarato infatti il numero uno del Tesoro. "Questa operazione non esito a definirla una riforma strutturale strategica per il Paese" ha proseguito Padoan, annunciando che il prezzo dell'Ipo di Poste Italiane è stato fissato a 6,75 euro per azione.

"È un grande successo confermato dall'interesse dei mercati che hanno valutato molto positivamente non solo la possibilità di accedere a questa opportunità ma perché hanno premiato l'operazione strategica del management" ha tenuto a sottolineare il Ministro, aggiungendo: "Questa operazione non esito a definirla una riforma strutturale strategica per il Paese perché conferma la fiducia dei mercati nell'impresa e nel Paese in cui opera". "Aggiungo che finora è la più importante quotazione dell'anno in Europa ed è dimostrazione che il paese è alla frontiera della capacità manageriale. Faccio dei ringraziamenti sentiti al grande lavoro di squadra del Tesoro insieme all'azienda e poi all'azienda stessa e ai suoi vertici. Ora inizia la fase di quotazione sul listino che credo confermerà il successo di questa iniziativa" ha concluso Padoan.

Nel dettaglio, la domanda di azioni di Poste è stata pari a 3,35 volte l'offerta. Sono pervenute richieste per 1,52 miliardi di azioni da parte di 303.536 richiedenti, di cui 26.234 dipendenti del Gruppo Poste Italiane. Al pubblico e ai dipendenti è stato destinato il 30% dell'offerta globale di Poste Italiane, mentre agli investitori istituzionali il restante 70 per cento. Di conseguenza l’incasso del Tesoro ammonta a 3,058 miliardi di euro che però potrebbero salire a quasi 3,4 miliardi se gli investitori istituzionali esercitassero integralmente la greenshoe, in questo caso a loro andrebbe il 72, 7% dell'offerta di Poste Italiane, mentre al retail andrebbe il restante 27,3%. La somma incassata dal Tesoro, ha sottolineato Padoan, verrà destinata alla riduzione del debito pubblico "che é fondamentale per la politica economica".

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