Padoan: “Con gli 80 euro uscita più rapida dalla crisi”
Mentre il provvedimento deve ancora essere convertito in legge, continua la discussione intorno all'ormai noto bonus fiscale di 80 euro al mese impostato dal Governo Renzi. A fare il punto della situazione, nonostante i rilievi del centro studi della Camera dei deputati sulle coperture, è proprio il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ospite della trasmissione di Lucia Annunziata "In Mezz'ora", in onda su RaiTre. Per l'esponente del Governo c'è prima di tutto la necessità di chiarire sul perché del mancato allargamento della platea degli aventi diritto alle famiglie monoreddito con più di un figlio a carico: "Ovviamente dipende dalle coperture, faccio il mio mestiere di ministro e le coperture sono indispensabili, l'obiettivo del governo è quello di allargare la platea". Ma soprattutto, Padoan prova a spiegare il senso profondo e la finalità ultima della decisione di concedere tale bonus ai lavoratori dipendenti: "Se lo Stato dà una cifra, che poi smetterà di essere erogata, i cittadini e le imprese la mettono da parte. Se la cifra è invece permanente il comportamento cambia, aumenta la fiducia e si esce più rapidamente dalla crisi".
C'è ovviamente spazio per affrontare il tema più complessivo delle politiche fiscali dell'esecutivo guidato da Matteo Renzi, con il ministro che elenca gli obiettivi a breve termine che intende perseguire: "Semplificare drasticamente il sistema tributario, semplificare la vita ai contribuenti onesti e spostare la ridistribuzione del carico fiscale in modo che alla fine ci sia, a parità di gettito, più crescita e più lavoro". Poi Padoan conclude, con quella che sembra una enunciazione di principio sulla strada che il Governo intende percorrere nei prossimi mesi: "Non dobbiamo perdere i benefici della stabilità fiscale e di debito che abbiamo, aggiungiamoci la dimensione della crescita".
