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Ocse: “Italia tornerà a crescere nel 2015, avanti col programma di riforme”

Dopo la contrazione del 2014, l’economia italiana “dovrebbe tornare alla crescita per la metà” del prossimo anno “e accelerare un po’ nel 2016”. Si legge nell’outolook autunnale. Disoccupazione giù dal 2016, ma sempre sopra il 12%.
A cura di Biagio Chiariello
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Il debito pubblico italiano continuerà a crescere nei prossimi due anni, passando dal 130,6% del Pil nel 2014 al 132,8% nel 2015 e al 133,5% nel 2016. Lo rivela l'Ocse nell'outlook di autunno, nel quale si stima che dopo la contrazione del 2014, l'economia italiana “dovrebbe tornare alla crescita per la metà del 2015 e accelerare un po' nel 2016”. L'Italia "ha molto da fare per quanto riguarda la riforma del mercato del lavoro" e deve rendere il proprio sistema fiscale "più favorevole alla crescita", in particolare dal punto di vista della "composizione delle entrate e della spesa", afferma l’organizzazione parigina. In particolare, spiega l'Ocse, "il supporto della politica monetaria della Bce dovrebbe migliorare le condizioni finanziarie e facilitare una risalita dei prestiti bancari, che dovrebbe aumentare gli investimenti".

Ocse, "Avanti col programma di riforme"

Il programma di riforme del governo italiano "dev'essere portato avanti con determinazione, insieme all'efficace implementazione delle riforme precedenti, affinché la crescita più forte sia sostenibile". Scrive l'Ocse, secondo cui "la disoccupazione comincerà a diminuire nel 2016, ma resterà a livelli elevati, mentre gli aumenti dei salari sembrano destinati a rimanere modesti. Si legge nel Economic Outlook, in cui si stima un tasso di senza lavoro al 12,4% nel 2014, 12,3% nel 2015 e 12,1% nel 2016.  Per l'Ocse, se la domanda non riparte, "alcune economie, e in particolare l'eurozona, potrebbero restare bloccate in una stagnazione persistente". "In questo contesto è essenziale – conclude l'Organizzazione – che siano utilizzate tutte le leve macroeconomiche e di politica strutturale per offrire alla crescita il maggior supporto possibile".

 La crescita dal mercato dell'export italiano?

Nell’outolook si legge che gli investimenti lordi, calati del 2,7% su base annua nel 2014, cresceranno dello 0,1% nel 2015 e del 2% nel 2016.  Inoltre, scrive sempre l'Ocse, una rigorosa spinta alla crescita dovrebbe darla la "rivitalizzazione prevista per il mercato dell'export italiano", con un +1,7% nel 2014, +2,7% nel 2015 e +4,6% nel 2016 per le esportazioni lorde, e rispettivamente +0,1%, +0,2% e +0,5% per quelle nette. Resterà invece limitata la ripresa dei consumi privati, che cresceranno dello 0,3% nel 2015 e dello 0,5% nel 2016. L'insieme della domanda interna, che quest'anno è scesa dello 0,4%, sarà stabile nel 2015 e aumenterà dello 0,6% nel 2016.

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