Iraq: 48 morti causati da autobombe nelle ultime 24 ore
Non accenna ad arrestarsi la macabra serie di attentati che da mesi si susseguono con cadenza quasi quotidiana in Iraq. Stamattina una bomba è esplosa davanti alla abitazione di un leader sunnita della città di Basmaiya, uccidendo due persone e ferendone 4. L'attentato è avvenuto a poche ore da un altro, ancora più terribile: ieri sera, infatti, 46 persone sono morte a baghdad e 152 sono rimaste ferite a causa di una vera e propria "ondata" di bombe esplose nei pressi delle aree commerciali della capitale irachena. Le esplosioni hanno colpito i quartieri di Jididayh, Karrada, Baiyaa, Shurta, Tobchi e Zafaraniyah, la maggioranza dei quali sono prevalentemente sciiti. La polizia ha reso noto che gli attentati sono stati portati da autobombe e che gli ordigni sono esplosi al termine del quotidiano digiuno del ramadan, quando molte persone erano uscite a fare shopping. Anche se non ci sono state rivendicazioni le autorità hanno comunicato che gli attentati contro musulmani sciiti sono una delle strategie più utilizzate dagli uomini iracheni vicini ad Al-Quaeda. Dal 10 luglio, giorno di inizio del ramadan, in Iraq sono state uccise 250 persone secondo l'Associated Press, mentre dall'inizio dell'anno i morti sono 2300.