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Cisgiordania: giornalista italiano aggredito e ferito dai soldati israeliani

Il videoreporter italiano dell’AFP Andrea Bernardi è stato aggredito e ferito dalle forze armate israeliane mentre documentava un funerale di un giovane palestinese ucciso.
A cura di Davide Falcioni
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Il videoreporter italiano Andrea Bernardi, dipendente dell'agenzia AFP, è stato aggredito dai soldati israeliani nel pomeriggio di ieri nel villaggio cisgiordno di Beit Furik, al termine dei funerali di Ahmed Khatatbeh, 26enne palestinese uccise dai militari dell'IDF la scorsa settimana. Bernardi è stato gettato a terra da un soldato e immobilizzato con un ginocchio premuto sul petto, finché è riuscito a mostrare il suo tesserino stampa. Il videoreporter ha riportato l'incrinatura di alcune costole ed è stato colpito sotto un occhio.

Intervistato dall'agenzia specializzata in Medio Oriente Nena News il videoreporter ha raccontato: "Un soldato si è scagliato su di noi e ha colpito la telecamera buttandola per terra. Ci siamo incamminati per tornare indietro ma siamo stati raggiunti da una jeep. Se la sono presa ancora con le nostre attrezzature e ad un certo punto un soldato mi ha puntato la pistola al viso e buttato per terra”. Il militare si è fermato, ha aggiunto il videoreporter italiano, ”solo quando ho gridato che ero un giornalista e mi ha lasciato andare via assieme al mio collega, non prima di aver sequestrato tutto incluso il cellulare di servizio”.

Da giorni le regole di ingaggio dei militari israeliani consentono un maggiore uso della forza per contrastare i "lanciatori di pietre" palestinesi. La violenza tuttavia è spesso gratuita: a inizio settimana una 1enne palestinese è stata uccisa a un posto di blocco israeliano a Hebron. Per i militari la giovane avrebbe cercato di accoltellare un soldato ma testimoni sostengono che i soldati hanno sparato senza un reale motivo ma solo per un pericolo percepito. Anche Amnesty International ha definito l’accaduto un omicidio.

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