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Borse, nuovo tsunami: Atene perde il 12,78%. Male anche Milano

Piazza Affari cede il 2,5%, Madrid giù del 2,28. Le preoccupazioni degli investitori internazionali riguardano l’avanzata di Tsipras in caso di elezioni nazionali anticipate. Il suo partito però ha smesso di chiedere l’uscita della Grecia dall’euro.
A cura di Biagio Chiariello
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La Borsa di Atene perde il 12,78%. Le ansie per le elezioni anticipate e per degli impegni con la Troika presi dal Governo Saramas hanno contribuito a quello che è il peggior ribasso da 27 anni. Anche lo spread, il differenziale di rendimento tra i titoli di stato decennali e gli omologhi bund tedeschi, è schizzato oltre 50 punti superando quota 700. Un crollo del quale subiscono gli effetti tutti i mercati d’Europa : Piazza Affari lascia sul terreno il 2,5%, Parigi scivola dell’1,7%, Francoforte dell’1,5% e Londra dell’1,5%. Madrid va ancora peggio: giù del 2,28%. A Milano non sorridono gli azionisti, complice il rialzo dello spread a 133 punti. Finmeccanica e Yoox accusano una perdita di oltre il 3%. Apertura in rosso anche a Wall Street.

Le paure dei mercati riflettono i sondaggi che danno Tsipras in testa

Va detto che l’esecutivo ellenico ha deciso di anticipare al 17 dicembre le elezioni per il presidente della Repubblica. Ed è probabile che si andrà anche al voto generale anticipato a febbraio o a marzo. Perché? Nelle prime due tornate, che si terranno il 17 e il 22 dicembre per eleggere il capo dello Stato occorre una maggioranza dei due terzi, ovvero 200 voti, nella terza, programmata per il 29 dicembre, una maggioranza di tre quinti, ovvero 180 voti. Ma per arrivare a 180, i partiti di governo devono convincere 25 parlamentari dell'opposizione a passare dalla loro parte. Quasi impossibile. Dunque le elezioni anticipate sono date per certe, come previsto dalla legge nel caso in cui alla terza votazione non si riesca a eleggere il Presidente. Così Samaras sarà costretto ad andare a elezioni anticipate per rinnovare il Parlamento. Ottime possibile di successo ce le ha Syriza. E questa prospettiva fa tremare le borse. Il motivo è presto detto: uscita della Grecia dall’Euro. Ma nei giorni scorsi però il partito di sinistra guidato da Alexis Tsipras aveva rassicurato mercati sulla volontà di mantenere la moneta unica. In ogni caso però, la sua intenzione sarebbe quella di promuovere una conferenza europea per la ristrutturazione del debito. Scenario, questo, che impaurisce gli investitori.

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