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Aggiornamenti sul referendum in Catalogna

La polizia spagnola arresta 14 funzionari del Governo che vogliono indipendenza della Catalogna

Durante un blitz ordinato dal premier spagnolo Rajoy, la Guardia Civil ha arrestato 14 funzionari governativi. La folla protesta.
A cura di Charlotte Matteini
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Caos in Catalogna a pochi giorni dal referendum per l'indipendenza della regione spagnola. Stando alle notizie provenienti da fonti locali, sarebbe in corso una maxi-operazione ordinata dal premier spagnolo Rajoy contro il governo catalano al fine di rispondere alla sfida indipendentista. Davanti al congresso, il premier ha sostenuto che il blitz operato dalla Guardia Civil contro il governo catalano si è reso necessario in mancanza di altre opzioni. "La risposta non può essere diversa da quella decisa. A nessuno piace questa situazione, e a me neppure", ha commentato Rajoy. Il dirigente della sinistra indipendentista Gabriel Rufian si è duramente confrontato con il premier spagnolo Mariano Rajoy nell'aula del Congresso:  "Tolga le sue sporche mani dalla Catalogna!", ha gridato. I deputati indipendentisti della Sinistra repubblicana catalana di Erc hanno lasciato l'aula per protesta contro l'azione della polizia spagnola.

Quattordici le persone arrestate finora, tra loro figura anche Josep Maria Jove, braccio destro del vicepresidente catalano Oriol: "Stanno attaccando le istituzioni di questo paese, quindi i cittadini. Non lo permetteremo!", ha commentato il vicepresidente catalano Oriol Junqueras su Twitter. Decine di persone si stanno concentrando davanti alla sede del governo catalano, nel centro di Barcellona, per protestare contro il blitz della Guardia Civil spagnola. La folla grida "Indipendenza!", "Vogliamo essere liberi", "Vergogna!".

A margine del blitz della Guardia Civil, il ministro delle finanze spagnolo ha dichiarato che il bilancio della Catalogna è al momento stato congelato, dunque la regione non ha autonomia finanziaria. Il Segretario dell'Economia della Generalitat, Pere Aragones, ha annunciato che il governo ha informato la Banca centrale europea della "violazione dei diritti umani", che considera in corso di svolgimento in Catalogna: "La Banca centrale europea è stata informata della violazione dei diritti fondamentali e del rischio che essa comporta per la stabilità politica e finanziaria".

Solidarietà dei governatori Maroni e Zaia alla Catalogna

"Quella che si sta scrivendo in queste ore in Catalogna è una delle peggiori pagine della storia della democrazia in Europa. Al popolo catalano va la mia totale solidarietà. Si sta perpetrando un attentato alla democrazia: di fronte alla richiesta di un popolo di potersi esprimere in un referendum, c'è un governo che decide di rispondere con la dittatura, con arresti, sequestri. perquisizioni e quant'altro.
È una vicenda da condannare, tutti assieme, senza se e senza ma, indifferentemente dal proprio credo politico, perché siamo di fronte a un governo che non ha il coraggio di mettersi in discussione e soprattutto non rispetta il popolo", ha scritto su Facebook il governatore Veneto Luca Zaia esprimendo solidarietà alla Catalogna. Dello stesso avviso il governatore lombardo Roberto Maroni, promotore insieme a Zaia del referendum per l'autonomia di Lombardia e Veneto.

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