17 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bce proroga gli aiuti, Draghi: “Nessun favore all’Italia, stimoli necessari per ripresa”

Il Quantitative easing prolungato fino a dicembre 2017. “Andremo avanti con gli acuisti anche oltre, se necessario, in ogni caso fino a quando il Consiglio Direttivo non veda un assestamento nel percorso dell’inflazione”, ha spiegato Mario Draghi.
A cura di Antonio Palma
17 CONDIVISIONI
Immagine

Con una mossa che era nell'aria ma che non ha mancato di scatenare nuove polemiche a livello europeo, la Bce ha annunciato che prolungherà gli aiuti agli stati membri in difficoltà continuando ad acquistare titoli sul mercato. Si tratta del cosiddetto quantitative easing che sarà prolungato fino a dicembre 2017 "o oltre, se necessario", così come ha sottolineato il governatore Mario Draghi. Nel dettaglio, come comunica l'Eurotower, gli acquisti di debito rimarranno stabili al ritmo di 80 miliardi al mese fino a marzo, poi il programma prevede una graduale diminuzione a 60 miliardi al mese da aprile 2017 fino a dicembre 2017.

"La decisione su come prorogare il piano di acquisti di titoli è stata presa con un'ampia maggioranza sulla base di due possibili opzioni che erano state studiate dai tecnici" ha tenuto a sottolineare Draghi, spiegando: "La prima idea era di proseguire con acquisti da 80 miliardi di euro al mese per soli sei mesi. La seconda, quella adottata, è di prorogare il quantitative easing di 9 mesi riducendone la portata mensile a 60 miliardi di euro". "Non si tratta di nessun favore all'Italia, certamente non siamo di parte" ha replicato poi Draghi a chi insinuava un sostegno della Bce all'Italia alle prese con la crisi di governo. "Non vediamo rischi per la tenuta dell’euro dalla crisi politica italiana" ha aggiunto il Presidente della Bce, concludendo: "Proseguiremo il programma di acuisti in ogni caso fino a quando il Consiglio Direttivo non veda un assestamento nel percorso dell’inflazione in linea con l’obiettivo".

Nel corso della stessa riunione del Consiglio Direttivo, l’ultimo dell’anno, la Banca centrale europea ha anche deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse.  Il tasso di rifinanziamento principale è al minimo storico di quota zero, mentre il tasso sui depositi, cioè quello che le banche pagano per depositare i loro fondi a Francoforte, rimane negativo a -0,40%. Invariato anche il tasso marginale a +0,25%. "La Bce continua ad aspettarsi che i tassi chiave resteranno agli attuali livelli o più bassi per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l’orizzonte della fine del programma di acquisti" hanno spiegato dall'Eurotower.

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views