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Appello di Al Qaeda all’Isis: “Uniamoci contro l’Occidente”

Le branche maghrebine e yemenita di al Qaida hanno lanciato un appello agli jihadisti dello Stato islamico ad unirsi contro la coalizione anti-Isis. In un comunicato esortano i loro “fratelli mujaheddin in Iraq e nel Levante a unirsi contro la campagna dell’America e della sua coalizione diabolica”.
A cura di Susanna Picone
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Nel giorno dei primi raid americani nei pressi di Baghdad, Al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi) e quella nella Penisola Arabica (Aqap) hanno lanciato un appello agli jihadisti dello Stato islamico per unirsi contro la coalizione anti-Isis. In una dichiarazione congiunta senza precedenti Aqap e Aqmi hanno esortato i “fratelli mujaheddin” in Iraq e Siria “a smetterla di uccidersi tra di loro e ad unire le forze contro la campagna americana e la sua coalizione diabolica che ci minaccia tutti”. La dichiarazione congiunta esorta tutte le parti a mettere le parti le divergenze per fare fronte comune alla coalizione degli Usa e dei loro alleati. Nell’appello si chiede dunque di fare dell’unità “contro le nazioni infedeli la vostra ragione d’essere contro di loro”. Gli Usa di Barack Obama vengono accusati di “essersi posti alla guida di una crociata contro l’Islam e tutti i musulmani”. L'appello è indirizzato anche all'opposizione siriana moderata che cerca di rovesciare il presidente Bashar al Assad ed è sostenuta dagli Usa e dai loro alleati. Aqmi e Aqpa hanno invitato anche “tutti quelli che hanno preso le armi contro il tiranno Bashar e le sue milizie a non essere ingannati dall'America e a non diventare loro pedine”. Fino a oggi le due organizzazioni apparivano piuttosto distanti: mentre l’Isis aveva infatti proclamato un califfato in alcune regioni dell'Iraq e della Siria, il fronte al Nusra, branca siriana di Al Qaeda, è rimasto fedele al leader dell'organizzazione terrorista, Ayman Al-Zawahri.

Onu accusa Isis: “Espone bambini alla violenza”

Intanto, i terroristi dell’Isis in Siria sono stati accusati dalla Commissione Onu di inchiesta di esporre deliberatamente i bambini alla violenza e di cercare di indottrinarli. “I bambini sono costretti ad assistere alle esecuzioni e ad aggirarsi tra i cadaveri crocifissi nelle piazze”, ha denunciato il presidente della Commissione Onu.

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