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Negli Usa hanno trovato un modo per non far usare i cellulari a scuola: i risultati dell’esperimento

Una scuola del Connecticut è riuscita ad eliminare l’uso degli smartphone da parte degli studenti senza sequestri o divieti inapplicabili: i cellulari rimangono sempre con i ragazzi, ma dentro una fodera che non si può aprire prima della fine delle lezioni.
A cura di Niccolò De Rosa
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Negli Usa hanno trovato un modo per non far usare i cellulari a scuola: i risultati dell'esperimento

Negli Stati Uniti, così come in Italia, l'utilizzo dei cellulari a scuola è espressamente vietato. Almeno in teoria. Nella realtà dei fatti però, per molti ragazzi lo smartphone rimane il compagno inseparabile da tirare fuori alla prima occasione, sia questa un intervallo, un cambio di lezione o una passeggiata nei corridoi per raggiungere i bagni.

Una scuola media del Connecticut ha però deciso di risolvere il problema alla radice e circa tre mesi fa ha avviato una sperimentazione per impedire agli studenti l'utilizzo dei device tascabili dal momento dell'ingresso in classe fino all'orario d'uscita.

Per mettere in pratica l'ambizioso piano però, presidenza e insegnanti non hanno dovuto iniziare a sequestrare i telefonini per metterli sotto chiave: gli smartphone rimangono sempre con gli alunni, me dentro una speciale ‘tasca' che impedisce loro di utilizzarli.

La strategia

L'istituto che ha scelto di adottare questo stratagemma è la Illing Middle School, una scuola pubblica della piccola città di Manchester (omonima della più famosa metropoli inglese) che dallo scorso dicembre ha dotato i suoi circa 800 allievi di una speciale custodia a chiusura magnetica.

Questa fodera, una volta sigillata, può essere aperta solo tramite uno speciale dispositivo magnetico, molto simile a quello presente nelle casse dei negozi di vestiti per rimovere le placche antitaccheggio. Così facendo i device rimangono sempre nel pieno possesso degli alunni, pur senza essere mai utilizzati.

Da allora, gli studenti e le studentesse della Illing sono chiamati ogni mattina a riporre i propri smartphone all'interno di queste tasche per poi esibirle al momento dell'ingresso in modo da mostrare agli insegnanti di aver chiuso tutto nel modo corretto. Solo al termine della giornata, prima di andare a casa, le fodere possono essere sbloccate nelle apposite postazioni vicino alle uscite.

Gli effetti della novità

Come raccontato dal vicepreside Raymond Dolphin al Washington Post, all'inizio erano molti gli scettici riguardo la fattibilità e l'utilità del provvedimento.

I genitori temevano soprattuto che l'iniziativa avrebbe impedito di contattare i loro figli in caso di emergenza e anche alcuni insegnanti conservavano qualche perplessità riguardo i costi dell'operazione (circa 31.000 dollari per acquistare tutta l'attrezzatura).

I ragazzi poi, specialmente nei primi giorni del nuovo regolamento, sembravano in preda a una vera crisi d'astinenza e non erano rari i casi di pianti e piccole crisi d'ansia legate all'impossibilità di mantenere un collegamento con il mondo virtuale che a partire dal periodo post-pandemico è sembrato diventare sempre più rilevante nella vita dei teenager. Qualcuno aveva anche lanciato una petizione per chiedere un passo indietro in extremis alla preside Idelisa Torres.

Già dopo qualche settimana però, responsabili e docenti hanno notato un cambiamento positivo. Gli studenti avevano ricominciato a girare a testa alta nei corridoi, a parlare tra di loro negli spazi comuni e a mantenere una maggiore concentrazione durante le lezioni.

"I miei compagni sono più socievoli e ci sono meno distrazioni in classe", ha confermato una studentessa ad un giornale locale.

Anzi, molti ragazzi hanno affermato di sentirsi piuttosto sollevati dall'astensione forzata da cellulari e social, come se l'utilizzo della fodera li smarcasse dal peso della perenne connessione, offrendo la possibilità di focalizzarsi maggiormente sul momento e ciò che accade intorno a loro.

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