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I bambini possono fare il bagno dopo mangiato? Cosa dicono i pediatri

Aspettare 3 ore dopo mangiato prima di fare il bagno, sembrerebbe essere solo una leggenda. Bisogna invece insegnare ai bambini a entrare in acqua gradualmente, dopo i pasti, per evitare una congestione.
A cura di Sophia Crotti
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bimbi bagno dopo mangiato

Il bagno dopo mangiato è uno degli spauracchi dei genitori durante l’estate, per la paura che il bimbo, una volta entrato in acqua dopo il pasto, possa sentirsi male a causa di una congestione, o accusare problemi digestivi.

In realtà tutto dipende da quanto i piccoli si sono abbuffati, in ogni caso dopo i pasti è bene che imparino ad entrare in acqua gradualmente, per scongiurare ogni pericolo.

Quanto deve aspettare un bambino per fare il bagno dopo pranzo?

La società italiana di Pediatria (SIP)specifica che la regola che per anni i genitori hanno rispettato, ossia di far sostare i bambini per 3 ore sotto l’ombrellone e lontani dall’acqua, dopo il pranzo non ha alcun fondamento scientifico.

Questa lunga attesa avrebbe senso se il bambino avesse consumato un pasto molto complesso da digerire, come una frittura, intingoli, salse o alimenti ad alto contenuto di grassi in grande quantità. Tutte pietanze sconsigliate durante l'estate quando, per far fronte alle temperature molto alte e al rischio disidratazione è meglio prediligere piatti unici e ricchi di frutta e verdura.

Dunque secondo la SIP dopo un piatto leggero, sia una insalata di riso, una pasta fredda o una fettina di carne, il bimbo può immergersi in acqua, anche subito, ma gradualmente.

bimba in mare

Il vero rischio per i bambini è proprio lo shock termico, se l’acqua è fredda e fuori fa molto caldo è meglio che entrino gradualmente, bagnandosi prima le caviglie e polsi, poi piano piano la pancia e la testa. No ai tuffi dopo pranzo e a bruschi ingressi in acqua se i bimbi sono molto accaldati.

Quando si parla di bambini molto piccoli, invece, (fino ai 2-3 anni) la SIP consiglia di prediligere il bagno in una piscinetta gonfiabile, da scaldare al sole e tenere sotto l’ombrellone, proprio per evitare questo sbalzo termico, e permettere al piccolo di fare il bagnetto anche dopo la poppata.

Quando è meglio evitare che il bagno dopo aver mangiato?

Il rischio maggiore nel quale incorrono i bambini, quando si tuffano in mare o in piscina dopo un pasto abbondante, è una congestione dovuta allo sbalzo termico tra l’ambiente esterno molto caldo e la temperatura più bassa dell’acqua.

Come spiega il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, dopo un pasto abbondante o in generale durante la digestione il sangue fluisce prevalentemente nello stomaco e nell’intestino, aumentando così la temperatura corporea dei bambini.

bagno al mare

Uno sbalzo termico improvviso, dovuto, per esempio, ad un tuffo in acqua, o all’esposizione immediata all’aria condizionata, attiva la reazione dell’organismo che deve difendersi per mantenere costante la temperatura corporea, vi è quindi un restringimento dei vasi sanguigni che provoca un blocco digestivo.

Il bimbo a questo punto potrebbe provare dei semplici crampi allo stomaco, oppure capogiri, uno stato confusionale e svenire. Perdere i sensi in acqua, però, può essere davvero molto rischioso, dal momento che il piccolo potrebbe annegare.

I consigli per fare il bagno dopo mangiato in sicurezza

Per evitare ogni rischio è dunque bene seguire alcuni semplici consigli, prima di lasciar correre i bambini verso il mare o la piscina dopo mangiato:

  • proporre ai bambini un’alimentazione leggera in estate: sì ai piatti unici, a frutta e verdura, prosciutto e melone, una mozzarella con dei pomodorini
  • evitare cibi fritti o troppo grassi in spiaggia che impiegano più tempo nella digestione
  • insegnare ai bambini ad entrare in acqua gradualmente: no a tuffi o corse verso l'acqua fredda
  • accertarsi che i bimbi non siano troppo sudati prima di entrare in acqua
  • far mangiare i bimbi all'ombra
  • assicurarsi che dopo il pasto non nuotino a largo
  • prediligere il bagnetto in una piscinetta riscaldata al sole per i bambini di età compresa tra gli 0 e i 3 anni
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