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“Donare il latte materno è un gesto che può salvare delle vite, al pari delle donazioni di sangue o di organi”

La donazione del latte materno è una realtà ancora poco conosciuta, nonostante sia un gesto che può salvare la vita di molti neonati. Il 19 maggio si è celebrata la giornata mondiale del latte umano donato, ne abbiamo parlato con la dottoressa Maria Luce Cioni che ci ha illustrato la situazione italiana.
Intervista a Dott.ssa Maria Luce Cioni
Neonatologa e Responsabile medico della banca del latte dell'Ospedale Meyer
A cura di Sophia Crotti
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donare il latte materno

Il 19 maggio è stata la Giornata Mondiale del latte umano donato, una ricorrenza istituita per sensibilizzare le mamme sull'importanza della donazione del loro latte, che può salvare le vite di molti bambini che si trovano nelle terapie intensive neonatali del Bel paese. Come specifica il Ministero della Salute, il latte materno fornisce al bambino tutti i nutrienti necessari nei suoi primi mesi di vita, per tanto l'allattamento al seno, se la mamma può e desidera allattare, è da intendersi come la migliore soluzione per il nutrimento del piccolo.

Proprio per questo la dottoressa Maria Luce Cioni, Neonatologa e Responsabile medico della banca del latte dell'Ospedale Meyer, una delle eccellenze italiane per quanto riguarda la raccolta di latte materno, ci ha ricordato l'importanza della donazione: «Il latte materno per alcuni bambini funziona come una terapia salva-vita, per questo donare il latte è importante tanto quanto donare il sangue o gli organi». La dottoressa ha anche raccontato a Fanpage.it nel dettaglio, come avviene l'iter della donazione di latte in Italia.

dottoressa Maria Luce Cioni
dottoressa Maria Luce Cioni, Neonatologa, Responsabile medico della banca del latte

Perché è così importante donare il latte materno?

Donare il latte materno è importante perché questa sostanza è fondamentale per la salute del bambino, essendo un alimento specie-specifico, un materiale vivo e biologico necessario a tutti i neonati. Ci sono però, da sempre, delle mamme che per vari motivi non hanno abbastanza latte per i propri bambini. Queste mamme, se nell'antichità venivano aiutate da altre mamme che producevano più latte e quindi allattavano i loro bambini, oggi vengono aiutate dalle banche del latte umano donato.

A chi è necessario il latte donato? 

Il latte donato è necessario a tutti quei bambini che per esempio nascono prematuri e si trovano nelle terapie intensive neonatali o che hanno patologie di vario grado e dunque non possono essere allattati, o anche quei bambini la cui mamma per un periodo ha bisogno di riprendersi da cure o da una patologia e non può quindi allattarli.

Avere a disposizione per loro del latte materno rispetto a quello di formula, impatta in maniera importante sulla loro sopravvivenza, in termini di mortalità e morbilità. Esistono diversi studi che dimostrano come il latte materno sia per molti bambini una vera e propria medicina al pari di altre terapie. La donazione di latte, al pari della donazione di sangue o di organi, è un atto di estremo altruismo che per alcuni pazienti può fare la differenza.

Come funziona la donazione di latte in Italia?

La donazione di latte in Italia è regolamentata e può essere effettuata, da parte delle donne che hanno una produzione di latte in eccesso,  contattando una delle 44 banche del latte che si trovano sul territorio italiano. Il dono, come spiega la parola, avviene in maniera del tutto gratuita, quindi chi dona la fa volontariamente senza ricevere alcuna ricompensa e allo stesso modo non deve alcuna somma in denaro chi lo riceve.

Le banche del latte si trovano quindi in ogni regione italiana?

Non esattamente, uno dei problemi principali legati alla donazione del latte è che le banche non sono equamente distribuite lungo lo Stivale. Una delle regioni più all'avanguardia sul tema è la Toscana, che presenta 6 banche del latte (la più antica delle quali, quella dell'Ospedale Meyer esiste dal 1971) in stretta comunicazione tra loro, che grazie a una delibera regionale hanno creato una fitta rete tra le banche che permette di effettuare scambio di latte tra le banche, in modo che nessuna rimanga scoperta. Questa continua collaborazione è importante per coprire tuto il territorio regionale in maniera uniforme.

latte umano donato

Chi può donare il latte materno?

Possono donare il latte tutte le donne sane che hanno una produzione di latte in eccesso rispetto ai bisogni del proprio bambino. Prima di donare le mamme devono aver effettuato una serie di esami, che attestino la loro idoneità donazione, tra cui indagini sullo stile di vita ed esami del sangue.

La donazione del latte avviene direttamente nella banca del latte?

No, una volta risultate idonee alla donazione possono iniziare a raccogliere il latte a casa loro con un tiralatte e dei contenitori forniti dalla struttura. Il contenitore in cui è stato raccolto il latte va chiuso ermeticamente e messo in frigorifero o in congelatore a seconda di quanto tempo rimarrà lì, dopo di che il personale della banca passa a fare la raccolta attraverso dei furgoni refrigerati per mantenere la catena del freddo. Il latte a questo punto arriva nella banca che si trova in un ospedale dove viene effettuata la pastorizzazione del latte, che viene trattato in modo da essere sicuro dal punto di vista batteriologico e poi distribuito in tutta la regione, a seconda delle necessità.

Quali sono le donne, se ce ne sono, che non possono donare? 

L'esclusione alla donazione è una realtà che purtroppo esiste, generalmente sono coinvolte le donne che hanno patologie infettive, le donne che hanno patologie croniche importanti, come malattie autoimmuni, in cui la mancata donazione serve a preservare la salute materna, sono molto rare ma esistono donne che hanno una controindicazione all'allattamento oppure le mamme che usano farmaci particolari. Ovviamente ad essere escluse dalla donazione sono anche le donne che producono poco latte, la donazione, infatti, non toglie mai latte ai bambini delle donne che donano.

latte umano donato

A livello di numeri in Italia sono ancora poche le donne che donano?

Diciamo che il Covid ha inciso sulle donazioni, riducendole, poiché in quel periodo sono stati ridotti i corsi pre-parto in molti consultori, luoghi in cui veniva ricordata l'importanza della donazione del latte. Il nostro Paese poi è investito da una forte denatalità e meno bimbi nascono, meno latte si produce, poi in generale si registra un calo delle donne che allattano.

Perché è importante che esista la Giornata Internazionale della Donazione del Latte?

Diciamo che in Italia c'è grande attenzione alla donazione in generale ma sulla donazione di latte c'è meno informazione e una giornata come il 19 maggio, dedicata a livello mondiale alla donazione del latte, è importante proprio per sensibilizzare sul tema. Penso che sentendone parlare, tante donne che non la conoscono e che magari gettano via il latte in eccesso, possono invece fare un gesto altruistico. È importante ricordarsi che il latte è un bene prezioso che funziona come terapia per molti bambini.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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