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Anche in Italia arrivano i matrimoni senza bambini: come funzionano le cerimonie solo per adulti

Le feste senza bambini sono sempre oggetto di polemica, eppure ci sono diverse soluzioni per fa combaciare le esigenze dei genitori con il desiderio degli sposi di avere un matrimonio perfetto.
Intervista a Elisabetta Alexis
Wedding Planner
A cura di Niccolò De Rosa
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bambini ai matrimoni

Festeggiare le nozze con i propri cari significa condividere con amici e parenti uno dei giorni più importanti per la vita degli sposi. Tra banchetti sontuosi e danze sfrenate però, negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di matrimoni nei quali i festeggiati chiedono agli invitati di non portarsi dietro i figli, una scelta che immancabilmente finisce per scatenare polemiche e dissapori.

Se infatti tanti genitori (ma non solo) trovano estremamente di cattivo gusto l'idea d'invitare amici e parenti obbligandoli ad escludere i propri figli, altrettante persone (e anche molti genitori) ritengono che simili occasioni risultino effettivamente poco adatte ai più piccoli, i quali rischiano di annoiarsi, non apprezzare il cibo – di solito un po' troppo elaborato un palato ancora ‘acerbo' come quello di un bambino – e adottare comportamenti poco consoni al luogo e alla circostanza.

Per questo da qualche anno si sta diffondendo in molte parti del mondo la moda dei matrimoni child-free, feste nuziali per soli adulti dove i bambini non vengono inclusi nell'invito degli sposi.

"In Italia si tratta ancora di un fenomeno ancora relativamente marginale" spiega a Fanpage.it Elisabetta Alexis, organizzatrice di matrimoni e Ambassador della regione Marche per AIWP (Associazione Italiana Wedding Planner).

"Soprattutto al Centro e al Sud si tende a mantenere un approccio più tradizionale, mentre al Nord è già più probabile incontrare sposini che desiderano un evento senza bambini".

Quali sono i motivi che spingono una coppia a desiderare un matrimonio child-free?

Le nozze sono un momento speciale, unico nel suo genere, e gli sposi hanno il diritto di viverlo come meglio credono. Alcuni sognano un evento perfetto, dove tutti gli invitati si divertono fino a tardi, dunque preferiscono che i genitori non si portino dietro i figli piccoli. Infatti, per quanto ho appurato durante la mia esperienza, questa particolare scelta riguarda soprattutto le coppie della Generazione Z, i cui amici sono molto giovani, apprezzano la componente ludica – open bar incluso – e anche se hanno dei figli possono lasciarli ai loro nonni.

E gli sposi più avanti con l'età?

Di solito le coppie più "mature" (Over 30 e ultra-quarantenni, ndr.) hanno già dei figli quando decidono di sposarsi, così come molti dei loro invitati. In questi casi non ci si pone il problema di accettare o meno i più piccoli, ma si pensa a come intrattenerli.

Esistono soluzioni per accontentare tutti?

Di solito quando una festa prevede molti bambini, il mio consiglio è di prevedere aree giochi dedicate, possibilmente con un animatore qualificato o una babysitter che sappia farli divertire. Ciò invoglia gli invitati a partecipare alla festa con i figli, perché sanno che non si annoieranno troppo.

Elisabetta Alexis, Wedding Planner
Elisabetta Alexis, Wedding Planner

Questo però rappresenterebbe un ulteriore costo per gli sposi

Certo, ma ci sono anche soluzioni low cost, come allestire il tavolo bambini con un menù a parte. Tale soluzione permette ai bimbi di stare tra di loro in uno spazio sicuro, senza che scorrazzino in mezzo al via vai di camerieri, e non aumenta la spesa, perché le pietanze destinate ai piccoli sono tendenzialmente più semplici ed economiche. Poi, se qualche invitato ha figli molto piccoli, una buona idea può essere quella di riservare un bagno o un piccolo spazio appartato per il cambio pannolini.

E se i bambini sono particolarmente vivaci?

Effettivamente mi è capitato di dover chiudere delle aree specifiche o sollecitare i genitori a dare qualche occhiata in più ai figli, più che altro perché in spazi con cavi, strumenti musicali, e personale di servizio che porta piatti e vassoi potrebbero farsi male. Il controllo però non è una prerogativa dei più piccoli: ai matrimoni spesso anche gli adulti che hanno bevuto qualche bicchiere di troppo possono diventare piuttosto ‘problematici'.

Come si annuncia un matrimonio child-free senza risultare offensivi?

La buona norma prevede che al momento delle partecipazioni, gli sposi non indichino come mittente la famiglia in modo generico, ma si rivolgano con nome e cognome ai singoli adulti. Un modo sottile che però preserva la buona educazione.

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