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Tasse: ceto medio tartassato, metà Irpef dal 10% dei contribuenti

Chi guadagna 2mila euro netti al mese versa il 51,7% di tutta l’Irpef nazionale.
A cura di A. P.
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Le famiglie del ceto medio italiano sono le più tartassate dal fisco, lo ribadiscono i dati raccolti e rielaborati dal ministero dell'Economia in base alle dichiarazioni dei redditi del 2012 sull'imponibile del 2011. Secondo i dati del ministero pubblicati dal Corriere della Sera, infatti, più delle metà dell’Irpef pagata in un anno pesa sulle spalle di 4 milioni di lavoratori, pensionati e imprenditori che guadagnano circa 2mila euro netti al mese. Secondo le tabelle del ministero, che scompone i contribuenti in venti gruppi di reddito crescenti, infatti chi ha un lordo annuo superiore a 35.601 euro, cioè coloro che hanno preso come minimo circa 2 mila euro netti al mese, hanno versato il 51,7% di tutta l’Irpef nazionale, ovvero 78,7 miliardi. Questa fascia di persone in totale però sono solo 4,1 milioni di contribuenti cioè il 10% del totale. A suddividersi l’altra metà di Irpef sono 27 milioni e mezzo di contribuenti, cioè il 90% di coloro che pagano l’Irpef visto che in Italia ci sono 41,3 milioni di contribuenti soggetti all’Irpef, ma di questi 9,8 milioni non pagano nulla perché o sono  dentro la no tax area o annullano l’imposta con le detrazioni. La fascia più tartassata però è quella di chi guadagna tra 2.000 e 2.600 euro netti al mese. Questi sono circa 2 milioni di contribuenti, cioè il 5% del totale e hanno pagato per l'anno considerato 20,2 miliardi, ovvero il 13,2% di tutta l’Irpef, sborsando in media 9.800 euro a testa. Una vera stangata se si pensa che a questa somma vanno ad aggiungersi le addizionali regionali e comunali.

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