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Tutti possono essere imprenditori con il crowdfunding

Prende sempre più piede, anche nel nostro paese, la nuova forma di finanziamento dal basso che coinvolge gli utenti della Rete. Tra le piattaforme più attive c’è anche WithYouWeDo di TIM: ecco come prendono forma le idee.
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A cura di Ida Artiaco
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Quando il film sulla serie tv Veronica Mars è stato pubblicato su iTunes e su altre piattaforme simili, oltre che su DVD, è stato un vero e proprio successo, grazie ai numerosi fan che hanno contribuito in prima persona alla realizzazione del lungometraggio dedicato alla giovane detective. Pochi sanno, infatti, che la pellicola è stata interamente finanziata su Kickstarter, una delle più famose piattaforme di crowdfunding del mondo, attraverso la quale sono stati raccolti in poche settimane quasi sei milioni di dollari.

Questo è solo uno delle  migliaia di progetti che hanno visto la luce grazie a questa nuova  forma di finanziamento, che dopo il successo ottenuto negli Stati Uniti, è sbarcata anche in Italia. Nel nostro Paese sono attive al momento diverse piattaforme che offrono questo tipo di servizio per realizzare i sogni di studenti, piccoli imprenditori e associazioni, come WithYouWeDo di TIM.

Come funziona il crowdfunding

Le idee, si sa, da sole non bastano. Per trasformarle in progetti imprenditoriali servono finanziamenti. È questo l’obiettivo del crowdfunding (dall’inglese “crowd” folla, e “funding” finanziamento), nato come forma di microfinanziamento dal basso attraverso la mobilitazione di cose e persone. Chiunque abbia un sogno, grande o piccolo, come scrivere un libro, girare un film o lanciare una nuova azienda tecnologica, può rivolgersi alle piattaforme presenti su Internet e presentarsi agli utenti  che mettono a disposizione il proprio denaro per aiutare economicamente quel progetto a vedere la luce.

I numeri di un successo mondiale

Le piattaforme di crowdfunding attive in tutto il mondo sono numerose. Tra le più famose c’è Kickstarter, nata negli Stati Uniti nell’aprile del 2009. In questo periodo di tempo sono stati più di 110mila i progetti supportati. Tra i primi esempi c’è lo smartwatch Pebble: nel 2012, lanciato con l’obiettivo di raggiungere un budget di 100mila dollari, in soli due mesi riuscì a raccogliere più di 10 milioni in donazioni e vide la luce nel 2013. Non solo nuove tecnologie. Il crowdfunding è stato molto utilizzato anche nel settore cinematografico e musicale. Oltre al caso del film di Veronica Mars, una delle campagne di maggior successo è stata quella del cantante Neil Young per il suo player musicale di alta qualità, Pono, per il quale è riuscito a ottenere oltre 6,2 milioni di dollari. De Correspondent, giornale online olandese, ha ricevuto circa 1milione e 300mila euro attraverso il crowdfunding in meno di due settimane, diventando un vero e proprio oggetto di studio per gli esperti di giornalismo.. Lo scorso anno sono state pubblicate le prime versioni per smartphone di Exploding Kittens, un gioco di carte online creato dal fumettista Matthew Inman, che ha messo insieme quasi 8 milioni di dollari sul web, raggiungendo l’obiettivo minimo prefissato in soli 8 minuti e il record del numero di finanziatori: 106mila in totale.

E in Italia?

Anche in Italia si stanno moltiplicando questo genere di iniziative. Secondo una ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, soltanto nel 2015, si è registrato un +68 per cento di piattaforme attive rispetto l'anno precedente. I progetti presentati sono stati più di 100.000 (+108 per cento rispetto al 2014), per un totale di 56,8 milioni di euro raccolti e un tasso di successo del 30%.

Il caso di WithYouWeDo

Tra le piattaforme italiane di crowdfunding più attive c’è WithYouWeDo di TIM. Qualche numero? Finora sono stati raccolti quasi un milione e mezzo di euro, coinvolte ottomila persone e pubblicati 68 progetti di cui 27 hanno raggiunto il proprio obiettivo economico raccogliendo in media più di 30.000 euro ciascuno, la media più alta tra tutte le piattaforme italiane di crowdfunding. Come nel caso di “Voglio ascoltare una storia”, il progetto pensato da un gruppo di terapisti dell’età evolutiva per facilitare e rendere accessibile la lettura a bambini autistici o con difficoltà motorie, cognitive, comunicative e relazionali attraverso la realizzazione di una app che permette di tradurre favole e storie in simboli particolari.

Un altro esempio di successo è “H-Maps”, il progetto nato dall’esperienza di una studentessa di tecniche di radiologia che si è ritrovata a dover affrontare la diagnosi di linfoma al sistema linfatico e, di conseguenza, tutte le paure e gli ostacoli dell’iter terapeutico. H-Maps proponeva di realizzare una vera e propria mappa infografica del percorso di cura scandito in tappe, una sorta di guida per i pazienti, facilmente declinabile per tutte le patologie, e ha raccolto oltre 40.000 euro.

Chiunque, tra enti pubblici e privati, aziende e associazioni, abbia un’idea innovativa per il sociale, la cultura o l’ambiente può proporla direttamente sul sito in qualunque momento. Il progettista dovrà stabilire delle ricompense (reward) da corrispondere ai sostenitori e che varieranno sulla base del valore della donazione. Più le ricompense saranno originali e coinvolgenti, più i sostenitori saranno motivati a concorrere alla realizzazione del progetto proposto.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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