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Guerra in Ucraina

L’appello per la pace di Karina Samoylenko, ballerina del Teatro San Carlo con mamma ucraina e padre russo

Napoli, mamma ucraina, papà russo: l’appello di pace della ballerina del Teatro San Carlo Karina Samoylenko.
A cura di Redazione Napoli
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Karina Samoylenko / video Teatro San Carlo
Karina Samoylenko / video Teatro San Carlo
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Karina Samoylenko è una delle dimostrazione viventi d'una verità assoluta: l'amore va oltre i confini, le barriere, i conflitti. Ucraina e Russia – ma non ci voleva questa guerra per saperlo – sono profondamente legate nella storia e nei popoli; la ballerina nata a Viareggio, in Toscana, classe 1996, ora impegnata nel Corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli ,ha il cuore per metà ucraino e per metà russo: «Io, come tanti – dice – sono la dimostrazione di quanto può nascere dall’amore di questi due Paesi…». Motivo? Karina è nata da madre ucraina e padre russo. E ha voluto con un video lanciare il suo messaggio di pace dai canali social del Teatro napoletano. «In questo momento di conflitto vorrei usare la mia persona per mandare un messaggio di pace».

Il messaggio del San Carlo è ovviamente quello dell'arte che unisce i popoli. La ragazza, che annovera fra le sue esperienze anche una partecipazione ad Amici 19 di Maria De Filippi, annuncia un evento organizzato dal Massimo partenopeo, ovvero uno spettacolo, il cui ricavato sarà interamente devoluto in favore dei profughi di guerra provenienti dall’Ucraina.

Karina Samoylenko / foto Fb
Karina Samoylenko / foto Fb

Lo spettacolo del San Carlo per l'Ucraina

I Maestri del XX secolo”, balletto di George Balanchine e Kenneth MacMillan in in programma martedì 10 marzo alle ore 21 vedrà l'incasso interamente devoluto in favore dei profughi di guerra provenienti dall’Ucraina. L’iniziativa benefica è organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli, in particolare con l’assessorato alle politiche sociali, la Croce rossa Italiana Comitato di Napoli e il consolato e il consolato generale dell’Ucraina a Napoli.

Il sovrintendente Stéphane Lissner spiega:

Il Teatro di San Carlo come istituzione culturale non può restare indifferente di fronte alla tragedia della guerra che ha colpito il popolo ucraino popolo a noi particolarmente vicino e che ha proprio qui Napoli una delle sue più grandi comunità in Europa. Il Teatro come luogo d’arte è per definizione un crocevia di culture che si incontrano, presidio di pace e fraternità

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