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La Lombardia è tra le regioni italiane più a rischio mortalità per eventi climatici estremi

Tra il 2003 e il 2020 in Lombardia si sono verificati 55 decessi a causa di eventi climatici estremi. Secondo lo studio pubblicato da Enea, tra gennaio e maggio 2023 c’è stata una crescita di episodi estremi del 135 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022.
A cura di Enrico Spaccini
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I danni dell'esondazione del Seveso del 31 ottobre (foto da LaPresse)
I danni dell'esondazione del Seveso del 31 ottobre (foto da LaPresse)

La Lombardia è tra le regioni più a rischio di mortalità per eventi climatici estremi. Ad affermarlo è Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, in uno studio pubblicato sulla rivista Safety in extreme environment. Stando ai dati raccolti tra il 2003 e il 2020, in tutto il territorio nazionale si sono verificati 378 decessi, di cui 321 per frane e valanghe, 28 per tempeste e 29 per inondazioni. Solo in Lombardia ci sono stati 55 decessi che hanno coinvolto 44 comuni.

Le regioni più colpite

Quello della mortalità, spiega la ricercatrice del Laboratorio Enea e coautrice dello studio Raffaella Uccelli (insieme a Claudia Dalmastri) è "l'unico indicatore sanitario immediatamente disponibile per tutti i comuni italiani e la Banca Dati Epidemiologica dell'Eenea consente di effettuare studi sull'intero territorio nazionale utilizzando la mortalità per causa come indicatore di impatto".

La Lombardia è la seconda regione che ha contato più decessi legati a eventi climatici estremi, ben 55, dietro solo al Trentino-Alto Adige che ne conta 73. Secondo lo studio realizzato da Enea, più del 90 per cento dei comuni italiani e oltre 8 milioni di abitanti sono a rischio. Il pericolo maggiore è rappresentato dalle frane, che interessano 1,3 milioni di abitanti, e dalle inondazioni, che possono colpire 6,9 milioni di abitanti.

L'aumento degli eventi estremi

I dati raccolti dall'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile risalgono al periodo compreso tra il 2003 e il 2020. Quelli più recenti disponibili al momento riguardano gennaio-maggio 2023, quando si sono verificati 122 eventi meteorologici estremi, ovvero più del doppio di quello relativo allo stesso periodo del 2022 (crescita del 135 per cento).

Come sottolineato da Uccelli, "gli eventi meteo estremi stanno aumentando di frequenza e intensità a causa dei cambiamenti climatici, con conseguenze drammatiche su territori e popolazioni". La fascia d'età di popolazione più colpita è quella degli over 65, che ha subito un aumento del 24 per cento in 20 anni.

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