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Cosa non torna nella morte di Fabio Friggi, trovato senza vita con il cranio fracassato a Trivolzio

Fabio Friggi è morto a causa di una lesione cranica. Il suo corpo è stato trovato all’esterno della villetta di un’amica a Trivolzio (Pavia), ma l’ipotesi della caduta dalle scale non convince gli inquirenti.
A cura di Enrico Spaccini
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Fabio Friggi, 44 anni
Fabio Friggi, 44 anni

È stata una lesione cranica, conseguenza di un trauma violento, a uccidere Fabio Friggi. Sarà l'autopsia, però, prevista nelle prossime ore all'Istituto di medicina legale dell'Università di Pavia, a stabilire se il 44enne di Motta Visconti (Milano) è morto in seguito a un incidente o se si è trattato di omicidio. Il corpo del netturbino è stato trovato nel primo pomeriggio di venerdì 18 agosto da Chiara Molinari, una sua amica 25enne che lo aveva ospitato nella sua villetta a Trivolzio (Pavia). La prima ipotesi formulata in base alle testimonianze parla di una caduta dalle scale che sarebbe costata la vita a Friggi, ma alcuni elementi non convincono gli inquirenti.

Le tracce di sangue nella villetta

Dai primi rilievi effettuati nell'abitazione di via delle Orchidee sono emerse alcune tracce di sangue all'interno della villetta. Queste, però, sarebbero state trovate lontane dal presunto luogo dell'incidente. Inoltre, il corpo di Friggi è stato rinvenuto da Molinari sul cortile della casa, quindi in qualche modo il 44enne sarebbe riuscito a trascinarsi nonostante la ferita al cranio.

Sono stati attivati i carabinieri del Ris che nei prossimi giorni effettueranno un nuovo sopralluogo all'interno e all'esterno della villetta. L'obiettivo è quello di cercare altre eventuali tracce biologiche che possano confermare, o smentire, l'ipotesi dell'incidente.

Gli spostamenti della Panda di Friggi

Un altro elemento che gli inquirenti dovranno chiarire riguarda gli spostamenti della Fiat Panda bianca di Friggi. Negli ultimi mesi, quell'auto è stata vista entrare in paese per la prima volta l'11 agosto ed era stata inquadrata dalle telecamere di videosorveglianza dirigersi verso Trovo. Al volante pare certo ci fosse Friggi.

Dopodiché la Panda è stata rilevata di nuovo solo lo scorso giovedì, lo stesso giorno in cui la sorella del 44enne, Cristina, ha denunciato la scomparsa del fratello. L'auto è entrata a Trivolzio verso le 18 e, dopo alcuni giri, si è fermata a lungo a partire dalle 20, probabilmente proprio in via delle Orchidee a pochi passi dall'abitazione di Molinari, la quale era sola in casa in quel momento.

Le telecamere hanno inquadrato di nuovo la Panda alle 1:30 di notte che esce dal paese, in direzione Trovo. Dopo mezz'ora, però, è tornata a Trivolzio e ha parcheggiato ancora in via delle Orchidee dove è rimasta fino al ritrovamento del cadavere di Friggi. Proprio in quei 30 minuti, tre le 1:30 e le 2 di notte, non si sa dove sia andato né il perché. Le immagini delle telecamere sono già in mano alla Procura di Pavia.

I rapporti con Molinari

Infine, deve essere chiarito il rapporto che aveva con Molinari. Pare che Friggi conoscesse la 25enne da circa 10 anni e che avevano trascorso la notte tra giovedì e venerdì all'interno della stessa villetta di proprietà di lei. Quando il 44enne è uscito di casa giovedì aveva detto alla figlia 14enne che sarebbe uscito "con amici a cena" e che non sarebbe tornato tardi.

Cristina, invece, la sorella di Friggi, ha fatto sapere "di non conoscere quella donna di Trivolzio". Inoltre, ha dichiarato: "Fabio non mi aveva fatto nessun riferimento all’incontro con quell’amica nonostante ci sentissimo spesso".

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