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Alla scoperta di Mahmood nella sua prima scuola di canto: “È originale, non ha mai imitato nessuno”

Fanpage.it ha parlato con Andrea Cerati, presidente della scuola di musica Musicopoli dove Mahmood ha studiato per un paio d’anni tra il 2006 e il 2008. Il campione di Sanremo viene descritto come “spigliato e originale”, caratteristiche che ha mantenuto sino ad oggi.
A cura di Filippo M. Capra
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A 29 anni Mahmood ha già trionfato due volte al Festival di Sanremo. Nel 2019 battette Ultimo da outsider, quest'anno, invece, è entrato Papa ed è uscito Papa insieme a Blanco con la loro "Brividi". La carriera di Alessandro, questo il nome del cantante milanese, ha avuto inizio nella seconda metà degli anni zero del 2000, quando la madre Anna Frau l'ha iscritto alla prima scuola di canto del Gratosoglio, a Milano, dove i due vivevano. Fanpage.it ha rintracciato il presidente di Musicopoli Andrea Cerati per farsi raccontare come fosse Mahmood prima di diventare l'artista che è oggi.

Presidente, come ha conosciuto Mahmood?

Nel 2006 venne la mamma di Alessandro in segreteria proprio quando c'ero anche io. Ci raccontò il suo caso e che aveva questo ragazzo che voleva cantare perché amava la musica e cantava sempre.

Lei che fece? 

Le diedi i consigli che si danno alle mamme che hanno un ragazzo che ha talento. Alessandro poi ha frequentato per un paio d'anni seguendo materie come tecnica vocale, lettura della musica e coro.

Da un punto di vista tecnico cosa vedeva in lui? 

Le prime volte l'ho visto molto spigliato ma specialmente con voglia di fare, che è la cosa fondamentale. E poi gli ho visto entusiasmo e originalità, soprattutto.

Cosa ricorda della madre? 

Ha seguito la passione del figlio. Ci sono mamme che dicono: "Non ho soldi, non ho tempo", figurati una mamma separata. Eppure lei ribadiva che Alessandro voleva fare questo e noi li abbiamo accolti.

Cosa le piace dell'artista che è diventato oggi? 

Mi piace molto la sua originalità, perché quando lo ascolti può piacere o meno ma lo riconosci subito. Lo ascolti e dici: è lui. Non imita nessuno.

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