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L’indipendenza, i comportamenti misteriosi, ma anche la dolcezza e l’eleganza sono solo alcuni dei fattori che rendono i gatti tra gli animali più amati e presenti nelle famiglie.
Oltre alla meraviglia della vita condivisa, però, quando si sceglie di convivere con loro non bisogna sottovalutare l’importanza della tutela della loro salute. Così come per noi, anche per i gatti serve un’attenzione costante, non solo alle piccole ferite o alle malattie più visibili, ma anche ai nemici invisibili che minacciano il loro benessere. Tra questi vi sono i parassiti intestinali, i quali vengono spesso sottovalutati, eppure rappresentano una minaccia reale e insidiosa. Basti pensare che circa ⅓ dei gatti in Italia risulta infestato da nematodi polmonari o gastrointestinali. Scopriamo quindi da dove arrivano queste infestazioni e come si presentano.
Cosa sono e come agiscono i vermi intestinali
I vermi intestinali possono venire trasmessi in diversi modi e, contrariamente a ciò che si potrebbe credere, la contaminazione non avviene unicamente attraverso il contatto con feci infette. Un’infestazione, infatti, può avere origine anche attraverso l’ingestione di prede, oppure a causa della presenza di parassiti esterni come pulci e zecche.
Le pulci, ad esempio, sono portatrici di larve di tenia, una tipologia di vermi parassiti appartenenti al gruppo delle tenie (o dei cestodi). Questi vermi sono lunghi, piatti e con una struttura segmentata. Si nutrono degli alimenti già digeriti dal gatto e si nascondono proprio nell’intestino.
Quando un gatto si morde o si lecca per via del prurito causato dai parassiti esterni, vi è il rischio che ingerisca una pulce infetta e, una volta ingerita, la pulce rilascia la larva di tenia nell'intestino del gatto, dove il parassita matura. Questo processo può accadere in qualsiasi momento ma, in particolar modo, durante il momento dedicato alla pulizia del pelo.
Altre tipologie di vermi possono venire trasmesse direttamente dalla madre ai gattini durante la gravidanza o nella fase dell'allattamento
Gli ascaridi, ad esempio, vengono trasmessi attraverso il latte o addirittura tramite la placenta, hanno una forma cilindrica e sono di colore bianco o giallastro. Possono crescere fino a diverse decine di centimetri nell'intestino del gatto, causando vomito, diarrea o distensione addominale. I gattini, inoltre, potrebbero manifestare tosse e problemi respiratori.
Come e perché difendere la salute del gatto
È importante porre la giusta attenzione alla tutela della salute del proprio gatto, a prescindere dall'età e dallo stile di vita, non dimenticando che una protezione antiparassitaria completa è fondamentale anche per i gatti indoor che, al pari dei gatti che hanno accesso all'esterno o hanno contatti con gatti che vivono all'aperto, necessitano della somministrazione di un antiparassitario.
Un’infestazione da vermi intestinali può determinare sintomi molteplici, che possono variare in base al tipo di parassita e alla gravità dell'infestazione. Tra questi ricordiamo perdite di peso, cambio di colore del pelo, leccamenti, letargie e non solo.
Per valutare al meglio la situazione è importante rivolgersi innanzitutto al proprio medico veterinario di riferimento, che saprà certamente individuare le soluzioni su misura per ogni individuo.
Quando si parla di vermi intestinali, la conoscenza e l’intervento tempestivo sono le armi più potenti contro un nemico che agisce nell’ombra: consulta sempre il tuo medico veterinario per tutelare i tuoi amici a quattro zampe.