UN PROGETTO DI
18 Settembre 2025
18:34

Vaccinazione obbligatoria per il cane: quali vaccini fare, da cosa proteggono e ogni quanto ripeterli

Le vaccinazioni proteggono i cani da malattie gravi come parvovirosi, cimurro ed epatite. Iniziano da cuccioli e si ripetono ogni anno, con richiami come polivalente e rabbia (obbligatoria all’estero). Anche i cani anziani vanno vaccinati per restare protetti.

Immagine

I vaccini sono lo strumento fondamentale per prendersi cura dei nostri cani. Le vaccinazioni di base vanno fatte già nelle prime settimane di vita del cucciolo e ripetute durante tutto il corso della sua esistenza. Alcune difendono il cane da infezioni molto diffuse come la parvovirosi o il cimurro, ma nessuna è obbligatoria ad eccezione della vaccinazione antirabbica, necessaria per viaggiare all'estero.

In Italia non esistono vaccinazioni obbligatorie, tuttavia un animale che non ha fatto le profilassi è esposto a infezioni anche mortali. Per questo motivo i veterinari raccomandano una serie di vaccinazioni in base all'età, allo stato di salute e allo stile di vita. Solo in un caso sussiste l'obbligo, è il caso della rabbia, necessaria per portare il cane fuori dai confini nazionali.

Quando fare i vaccini al cane: a che età iniziare e periodicità

Il percorso vaccinale del cane comincia intorno alle sei-otto settimane di vita. In questa fase le difese immunitarie trasmesse dalla madre attraverso il latte iniziano a diminuire e il piccolo diventa più vulnerabile.

Una volta completato il ciclo iniziale, le vaccinazioni devono essere ripetute periodicamente. In genere i richiami si effettuano ogni anno, anche se la frequenza può variare in base al tipo di vaccino, al protocollo scelto dal veterinario e allo stile di vita del cane.

Secondo le linee guida della WSAVA (The World Small Animal Veterinary Association), tra le maggiori associazioni veterinarie al mondo, i vaccini necessari a proteggere il cane si distinguono in core e non core.

I vaccini core sono quelli fortemente consigliati, soprattutto in base alle malattie diffuse sul territorio:

  • Cimurro (canine distemper virus);
  • Parvovirosi;
  • Epatite infettiva (canine adenovirus);
  • Rabbia, nei paesi dove è presente.

I vaccini non core sono invece quelli da usare in base ai rischi geografici e di esposizione, allo stile di vita e dunque al rapporto rischio beneficio:

  • Leptospirosi (sono state introdotte nuove sierovarianti)
  • Parainfluenza
  • Bordetella bronchiseptica (tosse dei canili)
  • Leishmaniosi
  • Melanoma maligno (primo vaccino immunoterapeutico usato solo da specialisti oncologi)
  • Influenza canina (canine influenza virus commercializzato in USA).

Quali sono i primi vaccini per i cuccioli

Nei primi mesi di vita i cuccioli affrontano il cosiddetto ciclo primario di vaccinazione. Tra le malattie più temute c’è il cimurro, un’infezione virale che colpisce diversi organi interni ed è spesso mortale. Allo stesso modo la parvovirosi, nota anche come gastroenterite emorragica, è estremamente contagiosa e provoca vomito e diarrea così intensi da mettere a rischio la vita del piccolo in pochi giorni.

Altre infezioni che solitamente vengono consigliate per i cuccioli sono l’epatite infettiva, che danneggia il fegato, e la parainfluenza, responsabile di forme respiratorie simili alla temuta "tosse dei canili", la tracheobronchite infettiva. Queste vaccinazioni vengono somministrate a partire dalle sei settimane di vita del cucciolo, con richiami ogni tre-quattro settimane fino ai tre-quattro mesi di età.

Quali sono i vaccini annuali del cane

Anche una volta terminato il primo ciclo vaccinale è necessario effettuare richiami periodici. Il più diffuso è il vaccino polivalente, che in un’unica somministrazione protegge da diverse malattie tra cui cimurro, parvovirosi, epatite e parainfluenza.

Cosa succede se il cane non ha fatto i vaccini obbligatori

Un cane non vaccinato rischia di contrarre malattie pericolose e anche di morire. Può inoltre diventare veicolo di contagio per altri animali, magari fragili che per motivi di salute non hanno potuto effettuare le vaccinazioni. Nei contesti dove la convivenza è più stretta, come i canili, la mancanza di copertura vaccinale aumenta notevolmente il rischio di focolai.

Per questo motivo molte strutture richiedono l’esibizione del libretto sanitario aggiornato prima di accettare un cane, come accade in alcune pensioni e asili per cani. In assenza dei vaccini, anche la possibilità di viaggiare o di partecipare a eventi con altri animali spesso è fortemente limitata.

Anche i cani anziani devono fare il vaccino?

Anche il sistema immunitario del cane anziano necessita di un po' di aiuto. Continuare i richiami significa garantire una protezione adeguata anche in una fase molto fragile della vita.  Anche e soprattutto i cani più anziani hanno bisogno di una difesa attiva contro malattie, perché possono colpirli con forza maggiore rispetto ai soggetti più giovani.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views