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Un giovane cane di grossa taglia ha ingerito 133 monete, rendendo necessario un intervento chirurgico per rimuoverle e la sua storia è diventata virale attraverso il post, con tanto di foto, pubblicato su Instagram su tacticalveterinarian, un account che colleziona immagini e fa divulgazione veterinaria.
I compagni umani del cucciolone stavano metttendo in ordine delle monete racchiudendole in alcuni rotoli di carta. A un certo punto, però, si sono distratti e hanno lasciato il materiale in una stanza a cui aveva normalmente accesso il cane di famiglia. Una volta rientrati si sono trovati davanti una scena che a molti può capitare, soprattutto se si vive con un quattro zampe in età evolutiva: le monete erano sparpagliate ovunque ma, soprattutto, alcuni rotoli erano scomparsi. Il cane li aveva ingeriti.
La famiglia ha tentato di tutto per indurre il vomito al cane ma non c'è stato nulla da fare e l'unica speranza per evitare il peggio è stata proprio quella di correre alla clinica veterinaria. Una volta sottoposto all'ecografia, nonostante il cane non manifestasse sintomi particolari, si è capito che bisognava operare d'urgenza: le monete erano ammassate nello stomaco, posizionate nella regione pilorica dove c'è una restrizione che porta all'intestino.
Come spiegato nel post che accompagna anche le immagini dell'intervento, le uniche opzioni possibili al di fuori dell'intervento chirurgico non erano ormai praticabili. Indurre ancora il vomito avrebbe portato al rischio che alcune monete si sarebbero potute bloccare creando una irritazione all'esofago e anche delle ulcere. Procedere in endoscopia, invece, avrebbe prolungato di troppo i tempi e non garantito un esito favorevole. Insomma: solo la chirurgia poteva consentire di rimuovere tutte le monete che erano davvero tante nello stomaco del cane.

Sono state infatti ben 133 quelle recuperate e le due rimaste sono state poi espulse naturalmente dal cucciolone che il giorno dopo era già tornato a casa sano e salvo, "restituendo" così gli ultimi due centesimi che aveva ingoiato.
Questa storia sorprende ma, allo stesso tempo, è un caso esemplare utile da conoscere per chi vive con un cane che manifesta quella che tecnicamente può diventare una sindrome che è definita pica, ovvero il costante desiderio da parte di Fido di voler ingerire oggetti non alimentari come sassi, carta, stoffa e persino feci. Può avere diverse cause, sia fisiche che comportamentali, ed espone i nostri amici a rischi seri per la salute.
Nel caso specifico poi è stato anche sottolineato che le monete prodotte dopo il 1982 contengono fino al 98% di zinco, un metallo che può essere altamente tossico per i cani. L’ingestione di quantità elevate può causare vomito, diarrea, letargia, anemia emolitica, e nei casi più gravi danni renali o epatici.
Per questo, quando si sospetta che un cane abbia ingerito oggetti metallici, è fondamentale rivolgersi subito a un veterinario e non tentare soluzioni casalinghe improvvisate.
Quanto avvenuto non del resto un caso isolato. Nel marzo del 2024, la BBC ha riportato la storia di Charlie, un Bichon Frisé di Swindon, nel Regno Unito, che ha ingerito 133 monete per un valore superiore alle 18 sterline. Anche Charlie fu sottoposto a un intervento chirurgico d'emergenza. Due anni prima, la BBC ha raccontato di Daisy, un cucciolo di 12 settimane, che ha ingerito 20 monete ‘rubando' il portafoglio della sua umana di riferimento e subendo a sua volta l'operazione chirurgica.