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9 Luglio 2025
10:34

Uno sciame d’api ferisce decine di persone, 3 sono gravi: perché hanno attaccato gli umani

Domenica 6 luglio uno sciame d’api ha attaccato i passanti nel centro di Aurillac, in Francia, ferendo almeno 24 persone. Le api provenivano da un alveare installato da anni su un hotel e probabilmente la loro reazione è stata causata da alcune vespe.

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Almeno 24 persone sono state ferite da uno sciame d'api nella cittadina di Aurillac, nella Francia centro-meridionale. È successo domenica domenica 6 luglio quando le api di un alveare installato sulla terrazza di un hotel del centro sono improvvisamente piombate sui passanti, pungendo decine di persone

Perché le api hanno attaccato decine di persone in Francia

Domenica mattina uno sciame d'api, senza apparente motivo e improvvisamente, ha attaccato i passanti di Aurillac per circa 30 minuti. Subito i Vigili del Fuoco e il personale medico sono intervenuti sul posto per prestare soccorso alle vittime, mentre nel frattempo la Polizia istituiva un perimetro di sicurezza finché le api non hanno fermato l'attacco.

Secondo le prime ricostruzioni, le responsabili sarebbero le api che da più di dieci anni si trovano in un alveare installato sulla terrazza panoramica di un hotel del centro. A seguito dell'incidente l'apicoltore ha trasferito le arnie fuori città.

Non ci sono state conseguenze gravi ma tre persone hanno avuto bisogno di cure ospedaliere e una è andata in arresto cardiorespiratorio nell'ambulanza dei Vigili del Fuoco. Il sindaco di Aurillac, Pierre Matonnier, ha dichiarato lunedì all'emittente BFM TV che l'incidente potrebbe essere stato causato da alcune vespe che hanno minacciato un alveare mettendo le api in allarme e rendendole aggressive.

Cosa fare se si viene attaccati da uno sciame d'api

Le api non sono aggressive e non attaccano se non si sentono direttamente minacciate. Questo perché quando pungono, il pungiglione che resta conficcato nella pelle e, insieme a esso, una parte dell’addome, uccidendole. Si tratta quindi di un gesto estremo, che l’ape compie solo se pensa che sia l’unico modo per difendere sé stessa o il suo alveare.

Al contrario di quanto avviene per le vespe, il pungiglione delle api è uncinato, caratteristica che lo rende impossibile da estrarre senza danni per l’insetto.

Nonostante le api tendano a non attaccare, come tutti gli animali possono diventare aggressive in presenza di minacce percepite, come la presenza di intrusi vicino all’alveare o altri insetti. Per proteggere questa unità fondamentale si è evoluto un meccanismo estremamente efficace: quando un’ape punge rilascia anche una sostanza chimica, un feromone che serve ad avvisare le compagne del pericolo. Questo segnale attira altre api che si uniranno per proteggere la colonia.

Se ci si trova coinvolti in una situazione del genere, per esempio dopo aver disturbato involontariamente uno sciame la cosa più importante da fare è allontanarsi il più velocemente possibile. Correre via è l’unico modo per ridurre il numero di punture e mettersi in salvo. Tentare di respingere le api agitando le braccia o schiacciandole peggiora la situazione perché stimola un comportamento ancora più difensivo. Nascondersi in acqua, come in un fiume o in un lago, è sconsigliato: le api potrebbero attendere a lungo in superficie. È molto meglio cercare riparo in un edificio o in un’auto, chiudendo immediatamente porte e finestre. Anche se una singola puntura può essere fastidiosa, il vero pericolo è rappresentato da molte punture insieme perché possono causare gravi reazioni anche in persone non allergiche.

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