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Una tartaruga nuota beata nelle acque blu di Punta Campanella: il video emozionante

Una tartaruga Caretta caretta nuota serena tra la Baia di Ieranto e Punta Campanella, ripresa dal personale dell’AMP. È un periodo cruciale per la nidificazione: portare rispetto e prestare attenzione è fondamentale per proteggere le nuove generazioni di questi straordinari animali.

18 Luglio 2025
16:41
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Una tartaruga nuota beata tra la Baia di Ieranto e Punta Campanalla, zona B dell'Area Marina Protetta. Siamo a Massa Lubrense, sullo sfondo Capri con gli inconfondibili faraglioni. Immagini straordinarie riprese dal personale nautico dell'Amp Punta Campanella.

Il video della tartaruga che nuota a Punta Campanella

Nel video realizzato da Antonio Salvatore Gargiulo e diffuso sulle pagine dell'Amp si vede la tartaruga mentre nuota nel blu del mare, finalmente libera dall'assalto delle barche. In suo nome, dall'area marina lanciano un monito rivolto ai diportisti: "Rispettare i limiti di velocità, il buon senso e gli straordinari animali che popolano le nostre acque".

Questo è un periodo molto particolare per le tartarughe marine della specie Caretta caretta, la più comune nelle nostre acque. Si tratta infatti del momento della nidificazione, in cui le mamme tartarughe risalgono i litorali per deporre le proprie uova. Prestare attenzione alla presenza degli adulti in acqua in queste settimane contribuisce a salvaguardare un'intera famiglia di tartarughe.

I rischi in mare per la sopravvivenza delle tartarughe

Uno dei pericoli maggiori per le tartarughe marine, soprattutto nel periodo estivo, è l'intenso traffico di barche che transitano lungo le coste, spesso a velocità elevata. In estate, quando ci sono più barche in acqua, il rischio di collisioni accidentali aumenta notevolmente. Le tartarughe, insieme ai delfini e agli altri mammiferi marini, emergono frequentemente per respirare e possono essere colpite da eliche o scafi quando le barche si muovono troppo velocemente.

Oltre ad essere colpite dalle barche, un'altra minaccia reale per le tartarughe è l'inquinamento da plastica. Molti oggetti che finiscono in mare, come sacchetti o pezzi di imballaggio, vengono mangiati ingenuamente dalle tartarughe, causando loro dolore e, in molti casi, la morte. L'ultimo caso ha visto protagonista una tartaruga a Genova in difficoltà a causa proprio dell'ingestione di plastica. Possono anche rimanere intrappolate in reti abbandonate dai pescatori o perse in mare. Si tratta di vere e proprie trappole che impediscono loro di emergere per respirare.

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