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Una mucca morta “lanciata” in mare attira i misteriosi squali dormienti: le immagini rarissime dagli abissi

Una carcassa di mucca sul fondo del mare ha attirato gli elusivi e misteriosi squali dormienti del Pacifico. Le immagini inedite svelano per la prima volta dinamiche sociali e strategie predatorie di questi giganti degli abissi.

6 Luglio 2025
11:28
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Uno squalo dormiente che si avventa sul corpo senza vita del bovino. Immagine da Han Tian

Nelle profondità degli abissi, a oltre 1.600 metri sotto il livello del mare, una telecamera ci mostra uno degli predatori più misteriosi dell'oceano: uno dopo l’altro, alcuni squali dormienti del Pacifico compaiono nel buio, attirati da dal corpo senza vita di una mucca abbandonata sul fondale. Le rarissime immagini sono state catturate al largo dell'isola di Hainan, nel Mar Cinese Meridionale, e hanno permesso agli scienziati di osservare – per la prima volta – il comportamento predatorio di questi elusivi giganti delle profondità.

Le immagini fanno infatti parte di uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Ocean-Land-Atmosphere Research, e segnano un punto di svolta nella conoscenza sugli squali dormienti del Pacifico (Somniosus pacificus), animali che vivono in acque così profonde da sfuggire quasi sempre all'occhio umano. Si tratta inoltre della prima osservazione documentata di questa specie in quest'area del mondo, ben al di fuori del suo areale tradizionale.

Una mucca morta per simulare una "caduta di balena"

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Gli scienziati volevano in realtà studiare le cosiddette whale fall, le "cadute delle balene" senza vita che arrivano sul fondo degli oceani

L'obiettivo iniziale dei ricercatori era in realtà studiare cosa accade ai grandi animali morti che affondano in mare aperto – le cosiddette whale fall, letteralmente le "cadute delle balene" – e come questi eventi contribuiscano a sostenere la biodiversità abissale. Per simulare questo fenomeno, è stata fatta "cadere" in mare una carcassa di bovino fino a 1.629 metri di profondità, lungo il pendio continentale a sud-est di Hainan.

Quello che nessuno si aspettava, però, è stata la comparsa dei misteriosi squali dormienti, una specie conosciuta anche come lemargo del Pacifico. Grossi, lenti, dal corpo massiccio e con occhi privi della caratteristica membrana protettiva degli squali, ma comunque perfettamente adattati alla vita negli abissi. Le telecamere hanno registrato diversi individui – tutte femmine – che si sono alternati nell'alimentazione, mostrando agli scienziati comportamenti che nessuno aveva mai osservato prima.

Code, gerarchie e occhi che si ritraggono

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Il bovino ha attirato diversi individui, permettendo di osservare per la prima volta dinamiche sociali e comportamenti predatori Immagine da Han Tian

Nel video, gli squali non si affollano in modo caotico, ma sembrano seguire un preciso ordine gerarchico. Si dispongono pazientemente in fila e si alternano nell'attaccare la carcassa. È un comportamento quasi cooperativo, raro in animali quasi sempre considerati solitari. Ma non tutti si comportano allo stesso modo: gli individui più grandi (oltre 2,7 metri) si avventano con maggiore decisione sulla carcassa, mentre quelli più piccoli sembrano esitare, girando intorno con cautela.

Anche gli occhi degli squali raccontano qualcosa. Gli individui ripresi mostrano un insolito movimento di ritrazione oculare durante l'alimentazione. Non avendo una membrana nittitante come la maggior parte degli altri squali, è probabile che "tirare" indietro gli occhio serva a proteggerli dai colpi accidentali mentre si nutrono. Può sembrare piccolo dettaglio, ma cruciale per capire come questi animali si siano adattati ad ambienti così estremi.

Un areale che si espande?

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Si sa molto poco su questa specie abissale, osservata solo pochissime volte in vita. Foto da Wikimedia Commons

Tradizionalmente, gli squali dormienti del Pacifico sono stati osservati soprattutto nelle fredde acque settentrionali, dal Giappone fino allo stretto di Bering, dall'Alaska alla Baja California. La loro presenza nel Mar Cinese Meridionale rappresenta quindi il punto più a sud mai documentato per questa specie e solleva quindi nuove domande sulle dinamiche ambientali e climatiche che potrebbero aver spinto questi squali in questi mari

Per Han Tian, unico autore dello studio e ricercatore alla Sun Yat-sen University, in Cina, questa scoperta mette in discussione ciò che sappiamo sulla distribuzione di questo misterioso squalo. "La frequente presenza di femmine di squalo dormiente in quest'area", ha spiegato, "così come quella di altri squali rari come il megamouth, ci fa ipotizzare che il Mar Cinese Meridionale possa rappresentare una sorta di area nursery per questi giganti delle profondità".

Come vivono qui giù questi giganti?

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La telecamera ha quindi permesso di svelare per la prima volta alcuni comportamenti inediti per questa specie. Immagine da Han Tian

Ma oltre alle immagini spettacolari, resta una domanda fondamentale: cosa mangiano abitualmente questi squali e come fanno a sopravvivere in ambienti così poveri di luce e, si pensava, anche di cibo? Secondo Tian, l'aggressività mostrata durante il pasto suggerisce che la zona potrebbe ospitare una catena alimentare più ricca di quanto si immaginasse. Capire quali fonti di energia sostengano una simile biodiversità è una delle prossime sfide per lo studio della vita nelle profondità degli abissi.

I ricercatori sperano ora che altri studi simili vengano condotti in altre aree del mondo, per confrontare comportamenti, distribuzioni e strategie ecologiche. Ogni dettaglio, ogni fotogramma catturato nelle profondità marine – come un altro individuo ripreso recentemente a Tonga mentre "attacca" una telecamera – ci aiutano non solo a svelare i misteri di questa parte oscura di mondo, ma permettono anche di costruire, pezzettino dopo pezzettino, la vita e le abitudini di animali che continuano a essere tra i più misteriosi e sconosciuti del pianeta.

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