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14 Agosto 2025
8:53

Una donna ricoverata per settimane in ospedale riabbraccia il suo amato gatto: “Il regalo più bello”

Ricoverata da settimane e lontana dal suo gatto Luna, una donna ha potuto riabbracciarlo grazie alle figlie. L’emozionante incontro, ripreso in video, ha riacceso il dibattito sulle visite degli animali ai pazienti ricoverati in ospedale e al contributo che questi incontri possono dare per la guarigione.

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Era ricoverata ormai da settimane in ospedale e non vedeva il termine di quel calvario.  La degenza così lunga e incerta era ancora più insopportabile perché implicava la lontananza dagli affetti, compreso il suo amato gatto, l'ospedale infatti non acconsentiva alle visite di animali domestici.

Le figlie della donna hanno quindi deciso di andare contro le regole e permettere alla madre di riabbracciare l'amatissimo micio. L'incontro è stato ripreso in un video emozionante postato su Instagram.

Il video dell'incontro in ospedale tra la mamma e il gatto

Molti ospedali oltre ad avere orari molto ridotti per le visite familiari non acconsentono che a queste partecipino anche gli animali. Una scelta che soprattutto sui pazienti di lunga degenza, i quali talvolta restano ricoverati per settimane o mesi, può avere conseguenze tali da compromettere addirittura la guarigione.

Le figlie della donna, come riporta Newsweek, hanno quindi deciso di sfidare le regole introducendo di nascosto il gatto Luna in ospedale, in modo da permettere alla loro madre di vederlo. Si tratta di un'azione pericolosa perché gli animali possono introdurre negli ospedali agenti patogeni potenzialmente letali per i pazienti, per questo le visite vengono sempre organizzate in spazi appositi e mai nei reparti dove le persone vengono ricoverate.

Consapevoli di quello che stavano facendo, e dei rischi, le due gemelle hanno avvolto il micio in un cappotto e durante l'orario di visita lo hanno portato alla madre. La scena è stata emozionante: la donna e il micio si sono guardati negli occhi e sciolti in un tenero abbraccio. Sono rimasti così per circa 10 minuti ed è stato "il regalo più bello" per lei.

Perché sempre più ospedali dicono sì alle visite degli animali familiari

In Italia sempre più ospedali stanno aprendo le porte agli animali familiari, soprattutto per migliorare la qualità della vita dei pazienti ricoverati a lungo. Lo aveva spiegato Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana sud est quando la sua azienda sanitaria aveva scelto di acconsentire alle visite degli animali di famiglia: "Il ricovero ospedaliero spesso è vissuto come una frattura rispetto ai propri affetti, incluso quello nei confronti degli animali d'affezione, m csì non dev'essere se si vuole mettere la persona al centro della cura".

La salute non si realizza nell’assenza di malattie ma passa anche il benessere fisico, mentale e sociale della persona. Ormai da tempo la scienza ha provato che il contatto con gli animali apporta benefici significativi al percorso di cura, rendendolo più umano.

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