
I ragni non sono di certo tra gli animali più amati al mondo. A loro associano di solito zampette veloci che spuntano all’improvviso, ragnatele negli angoli delle case, morsi velenosi e paura irrazionale che spinge in tanti a schiacciarli senza pensarci due volte. Eppure, questi piccoli aracnidi fanno per noi un sacco di cose utili e che sono molto importanti, senza che neppure ce ne rendiamo conto. Per capire però meglio di cosa parliamo, bisogna introdurre un concetto chiave: i servizi ecosistemici.
Con questa espressione, in ecologia, si intendono tutti quei benefici che gli esseri umani ricavano direttamente o indirettamente dagli ecosistemi naturali e dalla biodiversità. Possono essere materiali (come il cibo o le fibre vegetali), di regolazione (come l'impollinazione o il controllo sugli animali dannosi), di supporto (come il ciclo dei nutrienti) o anche culturali (il valore estetico e simbolico della natura).
I ragni, come dimostra uno studio recentemente pubblicato su Biological Reviews, ci offrono servizi in ciascuna di queste categorie, anche se raramente ce ne accorgiamo.
Materiali, medicinali e tecnologie nati grazie ai ragni

Con oltre 53.000 specie descritte (ma si stima che siano almeno il doppio), i ragni sono tra gli animali più diversificati e diffusi del pianeta. Vivono nei deserti, nelle foreste, nelle nostre case e persino in acqua. Nonostante la loro ubiquità, sono però ancora oggi ignorati nelle politiche di conservazione e vittime di numerosi pregiudizi culturali. Ma se proviamo a guardarli con occhi diversi, scopriamo che i servizi che ci offrono – gratis – sono talmente tanti da meritare un posto d'onore tra i nostri migliori alleati naturali.
Uno dei doni più preziosi è la loro seta, un materiale incredibilmente resistente e flessibile che ha ispirato la creazione di fibre sintetiche, adesivi sostenibili e persino punti chirurgici riassorbibili. I ragni, con la loro anatomia unica e i loro organi sensoriali, hanno poi dato idee anche a ingegneri e robotici: dai sensori ultra-sensibili ispirati ai loro organi percettivi a robot che imitano le acrobazie del ragno marocchino Cebrennus rechenbergi, che si muove tra le dune facendo la "ruota".
Il loro veleno inoltre, spesso percepito solo come un pericolo, si è rivelato invece una vera e propria miniera di potenziali farmaci. Dai ragni abbiamo preso molecole capaci di agire sul dolore cronico, sulle malattie neurodegenerative, sul cancro e persino di proteggere il cuore, come dimostrato da un peptide scoperto in un ragno australiano. L'emolinfa, invece, contiene sostanze antimicrobiche efficaci contro batteri resistenti agli antibiotici.
Controllori di parassiti e malattie e tasselli fondamentali per gli ecosistemi

I ragni sono tutti predatori e ogni giorno eliminano enormi quantità di insetti. Non lo fanno per noi, ovviamente, ma per nutrirsi. Eppure il risultato è che molte colture agricole beneficiano della loro presenza, con riduzioni misurabili delle infestazioni di afidi, falene e altri insetti dannosi. Con le loro ragnatele catturano però anche le zanzare e altri insetti vettori di malattie, contribuendo indirettamente alla nostra salute.
Alcune specie che vivono nelle case, come il salticide africano Evarcha culicivora, sono specializzate proprio nella caccia alle zanzare, trasformandosi in alleati insospettabili nel contenere questi insetti. Ma oltre a essere predatori, i ragni sono naturalmente anche prede: tantissimi uccelli, anfibi, rettili e piccoli mammiferi si nutrono di loro. In questo senso, rappresentano un tassello fondamentale delle diverse catene alimentari terrestri in giro per il mondo.
Le loro ragnatele, poi, non sono solo trappole per gli insetti. Possono diventare anche rifugio per altri piccoli organismi, materiale da costruzione per i nidi degli uccelli e perfino habitat temporanei per rane e altri commensali microscopici che vivono su di esse. Anche il ciclo dei nutrienti beneficia della loro attività di predatori. Ciò che resta delle prede, contribuisce a riportare energia e materia nel suolo. Ma non è finita qui.
Simboli, miti e ispirazioni

I ragni non vivono solo nella realtà, ma anche nelle nostre storie. Dalla dea sumera della tessitura Uttu a Anansi, una delle più importanti e conosciute divinità appartenenti alla mitologia delle popolazioni originarie dell'Africa Occidentale, fino al mito greco di Aracne, i ragni sono da sempre associati alla creatività, alla pazienza e, non di rado, alla paura. Persino le nostre taranta e tarantella, tra le danze popolari più amate in Italia, richiamano l'incontro immaginato con un ragno.
Nella cultura contemporanea sono poi diventati icone globali grazie a personaggi come Spider-Man o a opere d'arte monumentali come la scultura Maman di Louise Bourgeois. Nonostante l'aracnofobia resti una delle paure più diffuse, i ragni si rivelano anche terapeutici: sono proprio loro lo strumento più efficace nella terapia di esposizione per vincere questa fobia. Negli ultimi anni, inoltre, sono anche diventati tra gli animali da compagnia non convenzionali, più diffusi al mondo.

Infine, gli aracnologi li utilizzano anche come modelli per studiare evoluzione, l' ecologia e la salute degli ecosistemi. La presenza e l'abbondanza dei ragni sono ottimi indicatori della qualità ambientale e persino le loro ragnatele possono diventare archivi naturali di DNA ambientale, utili a ricostruire la biodiversità di un'area. Naturalmente, lo studio sottolinea come molti di questi benefici siano già documentati, mentre altri – come il possibile ruolo dei ragni scavatori nella formazione del suolo o nella dispersione di polline – restino ancora tutti da esplorare.
Insomma, ci offrono ogni giorno un lavoro immenso a favore degli ecosistemi e della nostra stessa vita. Sono ingegneri, medici, guardiani dei campi e muse ispiratrici. E tutto questo lo fanno gratis, senza chiedere nulla in cambio, se non un po' di spazio per tessere le loro tele. La sfida, per noi, è imparare a riconoscerne davvero il loro valore – che potrebbe persino essere calcolato in termini economici – e avere un po' di rispetto in più per questi piccoli grandi alleati.