
Quasi 3.000 bovini sono rimasti in mare per più di due mesi a bordo della nave Spiridon II. Erano partiti dall'Uruguay il 19 settembre in direzione della Turchia per essere macellato e entrare nel mercato alimentare ma a causa di lacune nei documenti gli animali non sono mai sbarcati.
Durante la lunga permanenza in mare in condizioni estreme sono morte decine di esemplari, e gli osservatori internazionali sono tornati a puntare il dito contro la pratica del trasporto di animali vivi, fenomeno che si intensifica in concomitanza delle feste religiose occidentali come il Natale, a causa dell'aumento della domanda di carne.
Tra coloro che hanno denunciato questa pratica, richiamando anche l'Italia alle proprie responsabilità, ci sono i deputati del Partito Democratico Eleonora Evi, Antonella Forattini, Patrizia Prestipino, Andrea Casu, che hanno sottoscritto un'interrogazione al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Raggiunta da Fanpage.it Evi spiega: "La realtà dell'allevamento è questa, ed è molto diversa da quella proposta sui media da Lollobrigida. Ci sono evidenze chiarissime e note anche in Europa sui rischi connessi alla salute pubblica e a nuove possibili zoonosi". Anche Prestipino denuncia l'immobilismo del governo: "Il ministro pensa solo alla riforma della legge sulla caccia".
Il caso degli animali intrappolati in condizioni drammatiche
A bordo della nave Spiridon II migliaia di bovini sono rimasti intrappolati per settimane in condizioni drammatiche, molti dei quali morti e, sembrerebbe, gettati direttamente in mare. L'episodio ha avuto un impatto sull'opinione pubblica e secondo i deputati del Pd "rappresenta l'ennesima prova di un sistema farraginoso, privo di controlli efficaci e che non tiene conto in alcun modo del benessere degli animali".
Il caso non riguarda direttamente l'Italia, tuttavia è innegabile una responsabilità nazionale in questo commercio, anche alla luce dei recenti impegni in sede europea del Ministro dell'Agricoltura. Da qui l'intervento dei politici: "Abbiamo presentato una interrogazione al ministro Lollobrigida, oggi impegnato a Bruxelles per i lavori del consiglio Agrifish la cui agenda prevede anche una discussione sulla proposta di modifica del Regolamento europeo sul trasporto di animali vivi, per sapere quale sia la posizione del nostro paese, se si intenda promuovere una revisione incisiva della normativa vigente in materia di trasporto di animali, sostenendo in particolare il divieto di esportazione verso Paesi terzi extra-UE, l’adozione di standard più rigorosi per la tutela degli animali vulnerabili e la transizione verso il trasporto di carne e carcasse, come raccomandato dall'Efsa e dalla Corte dei Conti europea. Il trasporto di animali vivi oggi in Europa ed in Italia è lontano anni luce da dare un senso compiuto alle parole benessere animale".
L'obiettivo è quello di evitare un nuovo caso "Spiridon II", ma per le esponenti del Pd sentite Lollobrigida resta sordo a ogni confronto sul tema.
La denuncia di Evi: "Trasporto animali vivi è generatore di immensa sofferenza"
"Lollobrigida vuole ancora una volta mettere la testa sotto la sabbia e dipingere l'allevamento italiano come un quadretto felice in cui la mucca pascola nel prato verde, ma la realtà è ben diversa, soprattutto quando parliamo di animali vivi", denuncia Evi.
"La relazione della Commissione d'inchiesta del Parlamento europeo, insieme ai report scientifici e autorevoli come EFSA e Corte dei Conti, ci dicono che il sistema attuale non solo è assolutamente inadeguato in quanto generatore di immensa sofferenza, ma anche di potenziali rischi per la salute pubblica".
Ora che il Regolamento europeo per il trasporto di animali vivi è sul tavolo, Evi chiede che "il nostro Paese faccia la sua parte, non per remare contro ma per portare avanti delle posizioni ambiziose in tema di benessere animale. Mi domando, visto che è rimasta l'unica legislazione in fase di revisione sul tema animali allevati, se l'Italia avrà il coraggio di prendere posizione come sta facendo su vari altri fronti, dalla politica agricola comune al divieto della carne coltivata".
La deputata Prestipino: "Lollobrigida pensa solo alla caccia"
La deputata del Pd Patrizia Prestipino, co-firmataria dell'interrogazione, lancia un messaggio diretto a Lollobrigida: "Il ministro pensa solo a ripristinare un clima da Far West in Italia. Pensa solo alla riforma della legge sulla caccia. Ha intenzione di tutelare anche il benessere degli animali trasportati? Sono destinati a morte certa, è vero ma non devono essere anche torturati e vessati in quella maniera. Garantire il loro benessere è un segno di civiltà".