
All'interno di un rifugio per scimpanzé orfani in Zambia sta andando in scena uno strano fenomeno che a prima vista potrebbe sembrare senza senso. Alcuni scimpanzé hanno iniziato a infilarsi fili d'erba nelle orecchie e, in alcuni casi, persino nel sedere. Nessun fine pratico, nessun fastidio evidente. Solo fili d'erba lasciati penzolare come ornamenti in zone del corpo anche molto particolari – per così dire – e lo fanno più individui. Tutti appartenenti allo stesso gruppo. Perché?
A documentare e ad approfondire questa singolare "moda" in uno studio pubblicato di recente sulla rivista Behaviour è stato un team internazionale guidato da Edwin van Leeuwen dell'Università di Utrecht, in collaborazione con diversi colleghi dell'Università di Durham e di altri istituti. Questo strano comportamento è stato osservato al Chimfunshi Wildlife Orphanage Trust, uno dei più grandi santuari per scimpanzé al mondo. E non è la prima volta che accade.
Quando l'erba nell'orecchio (e non solo) diventa tradizione

Già nel 2010, van Leeuwen aveva notato una femmina di scimpanzé infilarsi regolarmente un filo d'erba nell'orecchio. Un gesto senza uno scopo apparente, che però non passò inosservato agli altri membri del gruppo. In poco tempo, sette suoi compagni iniziarono a imitarla. E anche dopo la morte della "trend setter", questa strana abitudine è sopravvissuta, tramandata come una vera e propria tradizione culturale. Poi, più di dieci anni dopo, un altro gruppo nello stesso santuario ha iniziato a fare la stessa cosa, ma aggiungendo una novità.
Oltre che nell’orecchio, sei scimpanzé su otto hanno cominciato a lasciar penzolare fili d'erba anche… dal sedere. Il comportamento non sembra legato a fastidi fisici o a un tentativo di grattarsi. I ricercatori lo hanno monitorato con attenzione e sono giunti alla conclusione che si tratta di una forma di imitazione sociale. Un'abitudine nata probabilmente da un gesto umano osservato dai primati. Gli operatori di entrambi i gruppi coinvolti, infatti, talvolta usavano fili d'erba o fiammiferi per pulirsi le orecchie. E gli scimpanzé, si sa, osservano e imparano.
Una moda inutile? Forse no

Quella dell'erba nelle orecchie – e ora anche nel retto – non è una moda con scopi pratici, come può essere l'utilizzo di bastoncini per catturare insetti o usare sassi per schiacciare le noci, abitudini diffuse e apprese da diversi gruppi in natura. Al contrario, rientra in quel campo ancora poco esplorato delle tradizioni "inutili" anche negli altri animali. Ma inutili per chi? Anche tra noi umani, molte mode – dai capelli colorati ai meme condivisi sui social – nascono senza una funzione pratica.
Eppure, le replichiamo, le condividiamo, ci identifichiamo con queste comportamenti e queste usanze. È cultura, anche se "frivola". Ed è proprio questo il punto. Secondo Jake Brooker, coautore e ricercatore dell'Università di Durham, "gli scimpanzé sono in grado di copiare dettagli minuscoli e apparentemente privi di senso, proprio come noi. Questo comportamento ci dice molto su quanto lontano possa arrivare la cultura anche in altre specie".
Una questione di tempo (e libertà)

In natura, comportamenti del genere non sono mai stati documentati tra le scimmie. E la spiegazione, secondo van Leeuwen, potrebbe essere legata all'ambiente in cui vivono. All'interno di un santuario, gli scimpanzé hanno infatti molto più tempo libero. Non devono difendere o perlustrare territori immensi in cerca di cibo né restare costantemente in allerta per l'arrivo di eventuali pericoli o gruppi rivali. In un contesto così tranquillo e sicuro, possono dedicarsi ad attività sociali più "creative", o eccentriche.
È così che si accende la scintilla culturale. E forse, quel filo d'erba alla fine non è poi così inutile. Potrebbe essere un segnale sociale, un modo per imitare chi ci sta simpatico, per sentirsi parte di un gruppo, per essere accettati. Un po' come mettersi lo stesso braccialetto tra amici con cui si è andati insieme in vacanza o condividere un certo stile nel vestirsi. La cultura non si limita alla praticità, si nutre di legami, di appartenenza, di identità.
Non solo scimpanzé: le mode negli altri animali

Questo moda del resto, non è un caso del tutto isolato tra gli animali non umani. Lo scorso anno ha fatto notizia un altro "trend" altrettanto curioso. Un gruppo di orche ha ripreso a indossare salmoni morti sulla testa, come dei cappelli. Anche lì, nessun vantaggio apparente. Solo un gesto condiviso, forse per gioco, forse per mostrare affiliazione, che era comparsa per la prima volta nel 1987 e poi, come le vere mode, è tornato senza un apparente motivo.
Ancor più di recente, invece, su un'isola al largo di Panama, i cebi cappuccini hanno iniziato a rapire cuccioli di scimmia urlatrice. Anche in questo caso, si tratta di una "moda" – piuttosto inquietante visto come finisce – senza apparente scopo, nata probabilmente dalla noia e dalla curiosità. Casi come questi stanno costringendo gli etologi e gli scienziati a rivedere le nostra definizioni di cultura. Se la cultura è anche la capacità di copiare e trasmettere comportamenti non funzionali, allora non è decisamente solo nostra.
Esiste, in forme diverse, anche tra gli altri animali. E per dimostrarlo, a volte, può passare anche da un filo d'erba infilato dove meno te lo aspetti.