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Stop alla vendita di cani e gatti nei negozi e obbligo di microchippatura per tutti quelli detenuti da privati. Sono due delle novità più importanti contenute nella proposta di legge sul benessere di cani e gatti e loro tracciabilità approvato il giovedì 19 giugno dalla plenaria del Parlamento europeo.
Il testo è stato approvato con 457 voti a favore, 86 astensioni, e 17 contrari, ma non ha ancora finito il suo iter. L'adozione della posizione da parte del Parlamento Ue spiana la strada all'avvio del negoziato con gli Stati membri per trovare un accordo.
Cosa prevede il testo approvato dal Parlamento Europeo per il benessere di cani e gatti
Esiste un mercato per cani e gatti nell'Unione Europea che comprende notevoli scambi transfrontalieri, per questo secondo l'Ue è necessario stabilire "prescrizioni minime per il benessere di cani e gatti allevati e detenuti in stabilimenti, nonché prescrizioni rafforzate per quanto riguarda la tracciabilità".
Da qui nasce il testo che, se verrà definitivamente approvato in questa forma al termine del suo iter, introdurrà novità importanti. La più interessante è lo stop alla vendita di cani e gatti nei negozi. Una previsione già realtà in Spagna, mentre in Italia al momento è in vigore solo il divieto di esposizione in vetrina.
La proposta europea introduce anche l'obbligo di microchippatura e registrazione per tutti i cani e gatti immessi sul mercato o detenuti da privati. Una norma già in vigore in Italia, ma ancora assente in molti altri Paesi dell'Unione, e che rappresenta un importante avanzamento nel contrasto al traffico di cuccioli. I numeri di identificazione dei microchip, insieme alle informazioni contenute sulla banca dati nazionale corrispondente, dovrebbero essere conservati in una banca dati indicizzata gestita dalla Commissione. Per evitare che cani e gatti entrino nell’UE come animali da compagnia non commerciali per poi essere successivamente venduti, i deputati vogliono estendere tali norme anche alle importazioni per scopi non commerciali.
Altra svolta cruciale è l'approvazione dell'emendamento per l'introduzione della Lista Positiva: un sistema in base al quale potranno essere detenute o vendute solo una lista ristretta di specie.
La presidente della Commissione Agricoltura: "Obiettivo comune tutelare il benessere di cani e gatti"
Secondo la Commissione, circa il 44% dei cittadini dell’Unione Europea vive con un animale domestico, e il commercio di cani e gatti è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, come mostrano anche le rilevazioni periodiche effettuate in Italia. Il valore annuo del comparto europeo è stimato in 1,3 miliardi di euro. Circa il 60% delle persone trova il proprio cane o gatto online.
Alla luce di questi numeri, per il legislatore europeo è fondamentale creare standard minimi comuni in materia di benessere animale per cani e gatti nei vari Stati membri. Lo ha spiegato Veronika Vrecionová, relatrice del testo e presidente della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale: "Si tratta di un chiaro passo avanti contro l’allevamento illegale e l’importazione irresponsabile di animali da paesi terzi. Sebbene sarà necessario un ulteriore dialogo per definire meglio alcuni aspetti, credo che siamo uniti dall’obiettivo comune di tutelare il benessere di cani e gatti. Questo impegno condiviso rappresenta un solido punto di partenza per un confronto costruttivo con la Commissione e il Consiglio".
Voto contrario dell'europarlamentare di Fratelli d'Italia
Al voto in plenaria hanno partecipato anche le delegazioni italiane di Partito democratico (S&D), Movimento 5 Stelle (The Left), Alleanza Verdi Sinistra (Verdi) e Forza Italia (Ppe) che hanno sostenuto la proposta.
I rappresentanti all'Eurocamera di Fratelli d'Italia (Ecr) e Lega (Patrioti) invece hanno preferito optare per l'astensione, con l'unica eccezione dell'eurodeputato del partito di Giorgia Meloni, Sergio Berlato, membro della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, il quale ha scelto di votare contro. Si tratta dello stesso europarlamentare che pochi mesi fa aveva lanciato lo slogan "A Pasqua mangia un agnello e salva un pastore", e figura anche tra i sostenitori della proposta per il declassamento dello status di protezione del lupo.
Movimento 5 Stelle: "Passo fondamentale"
"Si tratta di un passo avanti fondamentale per fermare il commercio illegale di animali da compagnia, garantire la loro tutela e sensibilizzare i cittadini sulla responsabilità dell'adozione o dell'acquisto di un animale". Lo sottolineano in una nota Giuseppe Antoci e Valentina Palmisano, europarlamentari del Movimento 5 Stelle firmatari degli emendamenti approvati dalla plenaria.
"Tra gli emendamenti approvati – spiegano – molti portano la nostra firma e riflettono le istanze del Movimento 5 Stelle: il microchip obbligatorio per tutti i cani e gatti allevati, detenuti o messi sul mercato nell'UE, l'obblighi di etichettatura e registrazione estesi a tutti gli animali tenuti da persone fisiche, il divieto di vendita di cani e gatti nei negozi di animali, una battaglia storica per fermare la mercificazione degli animali. Abbiamo combattuto per chiudere le scappatoie che permettono ancora oggi la proliferazione di allevamenti abusivi e la compravendita online non tracciata. È inaccettabile conclude la nota – che milioni di animali siano trattati come merce. Questa normativa rappresenta un buon punto di partenza da rafforzare nei triloghi con il Consiglio".