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Lo spray anti-orso potrebbe presto essere dato in dotazione a Polizia locale e protezione civile. È una delle novità introdotte con la discussa legge Montagna, voluta dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli.
Ora, per la Provincia autonoma di Trento, insieme a Bolzano e alla Regione Friuli Venezia Giulia ci sarà la possibilità di estendere la dotazione dello spray anti-orso anche ai corpi di polizia locale ed eventualmente anche alle strutture operative della Protezione civile impegnate nelle operazioni di ricerca nei boschi come Vigili del Fuoco volontari, Soccorso alpino e speleologico, Scuola cani da ricerca e catastrofe e Croce rossa.
Nel 2023 lo spray anti orso era già stato dato al corpo forestale trentino, oggi però si vuole ampliarne l'uso per "tutelare chi lavora nei boschi e la popolazione, nel pieno rispetto della fauna selvatica", ha spiegato in una nota l'assessore provinciale alle foreste Roberto Failoni.
Anche se lo spray anti orso è uno strumento largamente usato in altri paesi come Stati Uniti e Romania, non sono poche le perplessità degli addetti al settore, che lo considerano uno strumento utile, a patto che venga messo nelle mani giuste. Lo spiega Alberto Stoffella, storico forestale trentino.
Come funziona lo spray anti orso?
Lo spray è ampiamente utilizzato nei paesi dove sono presenti gli orsi. Non deve essere vista come la soluzione ai problemi di coesistenza, è più uno strumento che può dare tranquillità psicologica a chi va nei boschi, anche perché l'efficacia è stata dimostrata ma solo per spray che hanno precise caratteristiche di gittata e composizione, e se chi lo usa fa durare il getto abbastanza a lungo. Fa sorridere però che venga dato alla Polizia locale dato che non ha un ruolo specifico all'interno dei boschi.
Lei ha lavorato nei boschi del Trentino per oltre 40 anni. In almeno un'occasione avrebbe voluto averlo con sé?
No, non ne ho mai avvertito la necessità, nonostante abbia avuto anche incontri molto ravvicinati. Non c'è mai stato bisogno.
Lo spray per la Polizia locale può comunque essere uno strumento in più, e rivelarsi utile in caso di bisogno.
Lo spray non è eterno, ha una data di scadenza, quindi deve andare nelle mani di chi effettivamente giusto che lo abbia. Come tutti gli erogatori tipo aerosol se rimangono inutilizzati per lungo periodo poi non hanno più la loro funzione originale, questo ne compromette l'efficacia.
Il rischio quindi secondo lei è che sia una operazione di facciata che di reale utilità. Ma allora a chi dovrebbe andare lo spray?
Agli escursionisti. A loro serve più che a forestali e polizia visto che questi hanno già una serie di deterrenti e sono anche armati.
Ancora non si parla però di permettere l'acquisto ai cittadini.
Sì, ma spesso ricevo chiamate da persone che sapendo di venire nei boschi mi chiedono come acquistare lo spray anti orso. Ogni volta sono costretto a spiegare che ai liberi cittadini non è permessa la detenzione. Questo accade perché anche se non è un'arma si teme che se ne faccia un uso improprio, magari contro le persone. È un valido deterrente, tuttavia bisogna anche sapere come si usa: fare attenzione a non usarlo sottovento ed evitare il contatto con la capsaicina. Una persona inesperta e inconsapevole, magari impaurita dalla presenza dell'orso, potrebbe finire per puntarlo contro se stessa per errore.
Insomma, dipende dalle situazioni, ma può avere un forte valore psicologico sapere di avere un valido deterrente. Lo spray non è la soluzione a tutti i problemi, dobbiamo ricordare che la natura in sé è pericolosa, quindi bisogna sempre rispettarla. Quest'anno c'è stato un numero enorme di morti in montagna, accade perché i media e il marketing tendono a presentare la Natura come un luogo paradisiaco, ma la verità è diversa: nell'ambiente naturale esiste il pericolo dietro ogni angolo, e per evitarlo la regola principale è esserne consapevoli.