
La foto è stata messa online con una superficialità che se proprio bisogna trovare una giustificazione può avere solo due risposte: ignoranza o colpevole, scarso interesse al benessere di un animale a fronte di un vezzo estetico. L'immagine di cui si parla tanto da alcune ore su tutti i media internazionali è quella di un cucciolo di Dobermann appena comprato ed esposto sui social con le orecchie tagliate dalla campionessa di ginnastica americana Simon Biles, insieme al marito Jonathan Owens, famoso giocatore di Rugby americano dei Chicago Bears.
L'immagine è comparsa in un post su Instagram di un allevatore molto noto tra certi "vip" americani che ha così pubblicizzato la consegna di un cucciolo alla coppia. Il post ha attirato subito l'attenzione degli utenti ma in tanti hanno criticato la scelta di Biles e del marito ad aver acconsentito a quello che in inglese viene chiamato "cropping" nel linguaggio comune ma che corrisponde ad un'anacronistica pratica medica, la conchectomia, attraverso la quale si mutilano le orecchie dei cani che appartengono a determinate razze, come i Dobermann. La mutilazione delle orecchie è vietata in molti paesi, Italia compresa, ma è ancora del tutto legale negli Stati Uniti.
Il cucciolo è il quarto cane che entra a far parte della famiglia di Biles e Owens di cui fanno parte due Bouledogue francesi, Lilo e Rambo, e un Golden Retriever di nome Beacon che è salito agli onori della cronaca recentemente per essere stato presentato come un "cane da supporto emotivo" per tutto il team americano di atletica alle scorse Olimpiadi.
La presenza di due soggetti brachicefali di una razza perennemente di moda come il Bouledogue francese induce a una ulteriore riflessione sulle scelte dell'atleta rispetto al tipo di razze che sceglie e a quanto consideri davvero la salute degli animali prima ancora delle mode che ancora impazzano tra personaggi noti o meno rispetto appunto al benessere dei cani più che al mostrare "l'amore incondizionato" che si prova per loro.
E' anche per questo che il nuovo "acquisto", perché di ciò si tratta, del cucciolo di Dobermann ha scatenato i commentatori anche nel sottolineare che in casa Owens-Biles si continua a comprare cani e non rivolgersi mai a un canile per dare una famiglia a uno dei tanti cani che sono confinati nelle strutture Usa dove, per giunta, nella maggior parte dei casi la durata della vita è limitata dalla legge stessa: in molti stati infatti vige l'applicazione dell'eutanasia se dopo un determinato periodo i cani non sono adottati.
Ritornando alla questione del taglio delle orecchie, ciò che anche ha infastidito molte persone è che l'allevatore ha risposto con arroganza a chi gli chiedeva di motivare la scelta di continuare a mutilare gli animali da un punto di vista scientifico o legato appunto alla salute degli stessi. Il venditore ha chiuso ogni possibile discussione con un semplice "perché lo voglio e lo posso fare". Che ciò sia possibile ancora in Usa è vero ma quel che è stato taciuto da parte di questo allevatore è che non c'è in effetti alcuna giustificazione che possa oggi valere nei confronti di chi effettua la conchectomia sui cani.

Come precisa Laura Arena, veterinaria esperta di benessere animale su Kodami, "il termine ‘taglio delle orecchie' non è adatto a descrivere questa pratica chirurgica. Non possiamo semplificare l’invasività ed il risultato della pratica con il termine ‘taglio', più appropriato per le unghie o per il pelo dell’animale. Nel caso del padiglione auricolare si tratta di un’amputazione di estremità vitali del corpo, composte da vari tessuti (cute, cartilagine, vasi sanguigni, nervi), ma anche funzionali".
La pratica è del tutto illegale in Italia ormai e rientra nell'ipotesi di reato di maltrattamento di animali. L’amputazione provoca molto dolore al cucciolo e viene praticata intorno ai 3-4 mesi di età. "L’intervento avviene tramite il taglio della parte ‘blanda”ì' del padiglione auricolare – spiega la veterinaria – per ottenere un aspetto specifico che coincide con l’immagine desiderata. Circa i 2/3 del padiglione sono solitamente rimossi. Dopo l’intervento, le orecchie sono fasciate, a volte steccate, e sostenute in posizione eretta. Il processo di guarigione avviene con le orecchie in questa posizione. Le fasciature devono essere periodicamente cambiate fino a che l’orecchio non si reggerà da solo in posizione eretta, questo processo può durare fino ad otto settimane".
Questo è il motivo per cui si vede quel "cerchio" sopra le orecchie del piccolo Dobermann adottato da Simone Biles che non ha fatto altro che reiterare nell'errore che ancora tanti fanno quando valutano di prendere un cane di questa razza, ovvero cadere nell'immagine stereotipata di cani con le orecchie dritte così da incutere maggiore timore nelle persone, secondo standard estetici che tanti club cinofili tradizionali, soprattutto negli Stati Uniti, continuano a mantenere.