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16 Giugno 2025
18:00

Si può portare il gatto in vacanza? Il parere dell’etologa e i consigli per ciò che è meglio per il micio

Portare il gatto in vacanza è spesso più stressante che benefico per lui. Meglio lasciarlo a casa con un cat sitter di fiducia, ma se si decide di viaggiare con lui è essenziale garantirgli tranquillità e un inserimento graduale, come spiega l'esperta della relazione uomo-gatto, Sonia Campa.

Intervista a Dott.ssa Sonia Campa
Etologa e consulente per la relazione uomo-gatto
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Il momento di partire per le vacanze estive si avvicina ma tu non sai ancora se sia il caso di portare anche il tuo amato gatto. I rischi nel portare il micio in vacanza sono molti, mentre i benefici riguardano soprattutto il nostro bisogno di controllo nei suoi confronti. Ricordandoci che il gatto non dovrebbe retare da solo per più di un certo numero di ore, e che si tratta di un animale molto territoriale, con l'aiuto di Sonia Campa, etologa e consulente per la relazione uomo-gatto, cerchiamo di capire ciò che è meglio per lui.

Il gatto può venire in vacanza o è meglio lasciarlo a casa?

Ogni volta che è possibile è molto meglio lasciarlo a casa e non farlo viaggiare, questa è una regola generale.

Quali benefici potrebbe avere il gatto venendo in vacanza con noi?

I benefici sono soprattutto nostri, e hanno a che fare con la nostra volontà di controllo sull'animale. Dal suo punto di vista invece molto spesso lo spostamento richiede un riadattamento al nuovo contesto che può essere costoso anche da un punto di vista emotivo. Raramente ne vale la pena perché è il gatto poi che ne paga le conseguenze.

Perché? Quali sono le complicanze? 

Le conseguenze sono soprattutto in termini di stress e di ansia durante il viaggio. A volte riguardano anche nel posto in cui viene portato, quindi bisogna sempre valutare quanto davvero valga la pena spostarlo.

Ci sono accorgimenti particolari da seguire per rendere l'esperienza meno spiacevole per il micio?

Se proprio si decide di portarlo l'ideale sarebbe garantirgli un ambiente tranquillo e sereno al suo arrivo. Necessita di uno spazio dove possa inserire gradualmente e con i suoi tempi, non diversamente da quanto si farebbe per un trasloco. Per lui è un trasloco a tutti gli effetti e quindi bisogna usare gli stessi accorgimenti.

Come fare se il gatto non può venire in vacanza?

Se non può venire in vacanza la soluzione migliore di tutte resta quella di rivolgersi al cat sitter, a un parente, o a un amico che possa andare casa regolarmente. La pensione dovrebbe essere l'ultima ratio perché di fatto essere spostato in una struttura estranea comporta gli stessi problemi di portare il gatto in vacanza, con il problema aggiuntivo del contatto con persone estranee e altri gatti. La soluzione con il più basso impatto in termini di stress è sempre quella di non allontanarlo dalla sua casa.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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