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29 Ottobre 2025
13:40

Scimmie da laboratorio scappate dalle gabbie dopo un incidente stradale: tre ancora in fuga

Martedì scorso in Mississippi, un camion che trasportava macachi rhesus impiegati nella sperimentazione scientifica si è ribaltato sull’Interstate 59, permettendo la fuga di tre scimmie potenzialmente portatrici di virus dannosi per l'essere umano. Le autorità si stanno muovendo per recuperarle.

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Un gruppo di scimmie da laboratorio potenzialmente affette da epatite C, herpes e Covid è fuggito dopo un incidente su un'autostrada nel Mississippi. Il dipartimento dello sceriffo della contea di Jasper, dove è avvenuto l'incidente martedì pomeriggio, inizialmente aveva fatto sapere che tutte tranne una erano state abbattute, ma poche ore fa ha rettificato l'informazione al pubblico: "Ci sono ancora 3 scimmie in libertà dopo che i funzionari della Tulane University sono riusciti a salire sul camion e a effettuare un conteggio corretto".

L'incidente è avvenuto sull'Interstate 59 dove il camion che trasportava i macachi rhesus impiegati dalla sperimentazione si è ribaltato. Nell'impatto alcune gabbie si sono aperte, dando modo alle scimmie di fuggire.

La fuga dell'ultima scimmia da laboratorio fuggita dopo l'incidente

Dopo l'incidente stradale di martedì scorso 3 scimmie provenienti dai laboratori della Tulane University di New Orleans sono riuscite a scappare dal camion sul quale stavano viaggiando. Appena giunta la segnalazione alle autorità, sul posto sono intervenuti gli agenti del locale dipartimento dello sceriffo e gli operatori del Mississippi Wildlife, l'ente governativo che si occupa di fauna selvatica.

"Stiamo continuando a cercare l'unica scimmia ancora in libertà – si legge in un post delle forze dell'ordine – Le scimmie pesano circa 18 chilogrammi, sono aggressive con gli esseri umani e richiedono l'uso di DPI per essere maneggiate. Le scimmie sono portatrici di epatite C, herpes e COVID. La Tulane University è stata informata e invierà una squadra a recuperare le scimmie domani (quelle ancora in gabbia)".

Gli animali sarebbero quindi potenzialmente portatrici di malattie pericolose per l'essere umano, tuttavia secondo la dichiarazione del portavoce della Tulane University riportata dal Guardian: "I primati in questione appartengono a un'altra entità e non sono infettivi. Stiamo collaborando attivamente con le autorità locali e invieremo un team di esperti nella cura degli animali per fornire assistenza, se necessario".

Chi è il macaco rhesus e perché è impiegato nella sperimentazione

Il macaco rhesus è un primate non umano appartenente alla famiglia dei Cercopithecidae. Il suo areale naturale si estende su gran parte dell’Asia meridionale e sud-orientale: dalle zone dell’Afghanistan e del Pakistan fino all’India, al Nepal, al Bangladesh, al Myanmar, alla Cina meridionale e al Vietnam.

In ragione della sua estrema adattabilità e della sua corporatura robusta e compatta se paragonata a quella di altre scimmie, questo macaco è largamente impiegato nella sperimentazione scientifica.  Questa specie è popolare soprattutto nei laboratori degli Stati Uniti, dove è impiegata anche nei laboratori di Elon Musk.

I dati ufficiali indicano che tra le sovvenzioni del National Institutes of Health (NIH) che coinvolgono primati non-umani, circa il 60-75% riguardano proprio il macaco rhesus. Tra i progetti dell’ente, ben il 76% degli animali derivavano da colonie di macachi rhesus.

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