UN PROGETTO DI
6 Giugno 2025
12:42

Sai perché i cani vengono abbandonati d’estate? No, non è solo “per fare le vacanze”

E' pensiero comune che i cani vengano abbandonati d'estate solo perché sono "un peso" per chi vuole fare le vacanze. La causa primaria in realtà è da trovare nell'ignoranza e nella superficialità messe in atto quando sono stati adottati o comprati: i soggetti abbandonati d'estate sono nella stragrande maggioranza dei casi gli ex cuccioli regalati a Natale, ovvero adolescenti con cui le persone non sanno confrontarsi.

68 condivisioni
Immagine

La storia che ci hanno sempre raccontato è che le persone abbandonano i cani d'estate "perché vogliono fare le vacanze" e l'animale rappresenta un problema. E' ancora difficile portarselo dietro, le strutture che accolgono gli animali sono più costose, non ci sono soldi per lasciarlo in pensione o stallo e nessun parente o amico è disponibile, visto che nella bella stagione ci si muove da casa più o meno tutti.

Questi sono problemi oggettivi per chiunque abbia un cane, sebbene bisogna sapere che le offerte di ospitalità nelle strutture recettive e i servizi alternativi sono cresciuti a dismisura rispetto a un tempo, ma non è la motivazione principale per cui gente senza scrupoli poi proprio nei mesi di luglio e agosto abbandona quello che dovrebbe essere considerato un membro della famiglia. La realtà è un'altra è sta sempre nell'inconsapevolezza e nell'ignoranza di chi ha adottato o comprato (perché sì, vengono abbandonati tantissimi cani di razza anche) il cucciolo come regalo di Natale e se lo ritrova adolescente proprio a ridosso delle agognate ferie.

Cosa vuol dire? Qualcosa di tristemente banale: quel batuffolo tenero che era stato infiocchettato o messo dentro un pacco per fare la sorpresa ai bimbi di famiglia o al partner ora è un cane nel pieno della crescita ormonale tipica dell'età di passaggio in cui si trova. Gli ex cuccioli che  messi sotto l'albero, spaesati e confusi tra regali e risate, avevano portato gioia e allegria a quelli che sarebbero dovuti diventare i loro umani di riferimento, ora sono degli individui di circa nove mesi, sperando che li avessero presi ad almeno due mesi di vita. E un cane a questa età, del resto come capita anche a noi umani in quel periodo dell'esistenza, tendenzialmente non ascolta più cosa dicono "mamma e papà", non segue le regole – se mai poi davvero gli sono poi state date – e cerca un suo posto nel mondo esprimendosi come può, mentre il carattere e la personalità si stanno formando.

Le motivazioni dell'abbandono dei cani: non solo vacanze

Immagine
Nel 2023 in Italia sono stati abbandonati  85.000 cani

Le motivazioni dell'abbandono, qualora tali possano essere definite, si riducono tutte in quello che è un errore di fondo, ovvero nella scelta inconsapevole che va inquadrata però in una sola parola, ovvero ignoranza, da parte di chi crede che un cane sia una specie di pupazzo privo di emozioni e pensieri. Ma la stessa superficialità viene anche compiuta da chi ritiene che tutti i cani siano uguali e che "non ci vuole niente" a crescerli. Prima di prendere un cane, semplicemente, bisognerebbe chiedersi davvero perché lo si vuole e conoscere tutti quelli che saranno gli oneri di questa convivenza, non solo le belle cose che si immagina un animale apporti.

Un cane affronta nella sua vita tutte le fasi che riguardano la crescita di un individuo con cambiamenti non solo fisici ma anche comportamentali. Ciò avverrà in base al suo primo rapporto con la mamma e i fratelli di cucciolata, alla singola personalità, alle motivazioni di razza, al contesto, alle esperienze che farà e alla relazione che avrà con il suo umano di riferimento.

Troppi cani non riescono a diventare adulti nelle famiglie che li hanno accolti da cuccioli

Immagine

Senza dover affrontare disamine profonde che riguardano l'etologia canina, proviamo anche solo a fare un paragone tra noi e loro per capire insieme di cosa si sta parlando e potremmo così essere tutti d'accordo sul dire che il passaggio dall'essere un bambino a diventare un adolescente è una delle fasi più critiche della nostra evoluzione come persone. Anche per Fido le cose stanno allo stesso modo e se non si hanno dei "genitori sufficientemente buoni", per trovare una definizione calzante al ruolo che era stata coniata dallo psicologo Donald Winnicott nel secolo scorso, difficilmente si riuscirà poi ad avere un individuo equilibrato in fase adulta tanto per un cane quanto per un umano.

Ma ancora troppi cani, in realtà, nel nostro paese non arrivano a diventare degli adulti all'interno delle famiglie di cui si sentivano parte ma dentro ai box dei canili. Le ultime stime in Italia le ha fatte Legambiente nel suo Report "Animali in città" relativamente all'anno 2023 con  85.000 cani abbandonati. Numeri simili li ha dati anche l'Enpa e questi dati non cambiano di molto di anno in anno. Letti così sono numeri tra i tanti che nascondono storie di vita che, nella maggior parte dei casi, termineranno in strutture in cui ancora c'è chi crede che nessun cane sia inadottabile e che si tratta solo di individui che non sono stati non "semplicemente" amati ma seguiti e compresi.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views