
Una rara tartaruga liuto, la specie più grande al mondo, è stata avvistata in Sardegna. La circostanza però non era delle più felici: l'animale era impigliato in alcune cime all'interno del porto di Porto Corallo. Per liberarla sono intervenuti prima alcuni apneisti e poi gli esperti dell'Area Marina Protetta Capo Carbonara e il video che hanno realizzato durante le fasi di salvataggio è impressionante.
Il salvataggio della tartaruga nel Sud Sardegna grazie agli apneisti locali e all'Amp

Il 5 luglio nel Comune di Villaputzu, una tartaruga liutoè stato avvistata all'interno del porto di Porto Corallo. Entrato in mattinata, l'animale si è impigliato nelle cime delle imbarcazioni ormeggiate. All'inizio alcuni apneisti locali sono intervenuti per liberarla e accompagnarla verso l’uscita.
Tuttavia, poco dopo, l’animale è rientrato nuovamente nel porto e si è impigliato ancora una volta. Così sono intervenute le biologhe dell'Aarea Marina Protetta Capo Carbonara che finalmente l'hanno liberata accompagnandola verso il mare aperto.
Si tratta di un salvataggio di grande importanza vista la rarità di questa specie nei nostri mari.
Chi è la tartaruga liuto: la più grande del mondo
La tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) è la più grande tra tutte le specie di tartarughe marine: può raggiungere i due metri di lunghezza e superare i 500 chili di peso. Diversamente dalle altre tartarughe marine, il suo carapace non è rigido né formato da placche ossee, ma è ricoperto da uno spesso strato di pelle scura e liscia, attraversato da sette creste longitudinali dalla consistenza simile al cuoio che la rendono facilmente riconoscibile.

Si tratta di una specie migratoria, in grado di compiere lunghissimi spostamenti tra le aree di alimentazione e quelle di nidificazione, che si trovano principalmente nelle zone tropicali. Il Mar Mediterraneo rappresenta una delle sue rotte di passaggio, ma avvistarla lungo le coste italiane è molto raro. La sua presenza è più probabile nel Sud Italia, in particolare lungo le coste tirreniche e ioniche, ma gli avvistamenti rimangono sporadici e spesso legati a esemplari in difficoltà o spiaggiati.
Questa rarità è dovuta sia alla scarsità di aree adatte alla nidificazione sia alla crescente pressione antropica: la pesca accidentale, l’inquinamento marino e la presenza di plastica, che spesso viene scambiata per meduse, mettono a rischio la sopravvivenza della specie. La tartaruga liuto infatti è classificata come vulnerabile a livello globale e in pericolo critico nel Mediterraneo, secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).