UN PROGETTO DI
8 Ottobre 2025
17:05

Quante specie di formiche esistono: ecco quali sono le più comuni nelle nostre case

Nel mondo esistono oltre 13.800 specie di formiche conosciute, ma con tutta probabilità sono molte di più. In Italia ce ne sono circa 260 specie diverse e tra le più comuni troviamo Lasius niger e Crematogaster scutellaris.

22 condivisioni
Immagine
In tutto il mondo esistono quasi 14mila specie descritte di formiche, ma secondo alcune stime sarebbero in tutto oltre 22mila

In tutto il mondo esistono oltre 13.800 specie di formiche ufficialmente conosciute e descritte. Tuttavia, secondo alcune stime, il numero reale potrebbe addirittura superare le 22.000 specie, la maggior parte delle quali rimane quindi ancora completamente sconosciuta. Le formiche, ovvero gli insetti imenotteri appartenenti alla famiglia Formicidae, sono infatti uno dei gruppi più diversificati di tutti, oltre che tra i più numerosi in termini di individui.

Se si contassero infatti  tutte le formiche attualmente presenti sul pianeta, si arriverebbe a una cifra quasi inimmaginabile: circa 20 quadrilioni di individui, ovvero 20.000.000.000.000.000, secondo uno studio pubblicato su PNAS nel 2022.

Questi insetti eusociali vivono in società altamente organizzate composte da migliaia, in alcuni casi milioni di individui, con caste suddivise in ruoli ben definiti come regine, operaie e soldati, che si comportano come un unico super-organismo e che comunicano attraverso segnali chimici chiamati feromoni. Le formiche praticamente ovunque, dai deserti alle foreste pluviali, con la più grande diversità di specie concentrata nelle regioni tropicali del Sud America e del Sud-est asiatico.

Quante specie di formiche sono state descritte finora?

Immagine
Le formiche tagliafoglie del genere Atta sono tra le più affascinanti al mondo

A oggi, gli entomologi hanno descritto ufficialmente oltre 13.800 specie di formiche, ma il numero cresce ogni anno grazie alle nuove scoperte. Le zone con la maggiore diversità sono soprattutto la foresta amazzonica, l'Africa centrale e l’Asia sudorientale, dove la complessità degli ecosistemi e stabilità di clima e risorse hanno favorito una vera e propria esplosione in termine di specie. Solamente nella foresta amazzonica brasiliana, per fare un esempio, vivono almeno 1.067 specie diverse di formiche.

La famiglia Formicidae raggruppa più di 300 generi diversi suddivisi in varie sottofamiglie, tra cui Myrmicinae (la più numerosa di tutte), Formicinae e Ponerinae. Alcune, come le famose formiche tagliafoglie (Atta e Acromyrmex), hanno persino inventato "l'agricoltura" coltivando funghi nei propri formicai, mentre altre assaltano le altre colonie per rapire e "schiavizzare" altre formiche.

Insomma, in questa infinita diversità di forme e specie, esistono alcuni dei comportamenti più complessi e incredibili dell'intero regno animale.

Esistono specie di formiche velenose?

Immagine
La puntura della formica proiettile (Paraponera clavata) è considerata più dolorosa al mondo

Quasi tutte le formiche producono acido formico, una sostanza tossica e altamente corrosiva, che può provocare gravi ustioni e lesioni alla pelle, agli occhi e alle vie respiratorie. Tuttavia, sono davvero poche le specie che rappresentano un reale pericolo per gli esseri umani e che sintetizzano alt veleni. La più nota è sicuramente la formica proiettile (Paraponera clavata), diffusa nelle foreste tropicali dell’America centrale e famosa per avere la puntura più dolorosa del mondo degli insetti, paragonata appunto a un colpo di proiettile.

Anche le formiche di fuoco (Solenopsis invicta), originarie del Sud America, ma oggi diffuse in varie parti del mondo, possono provocare reazioni allergiche serie in alcune persone, a causa degli alcaloidi presenti nel suo veleno. Questa specie, tra le più invasive al mondo, è stata recentemente avvistata anche in Italia, con le prime colonie europee trovate in Sicilia nel 2023.

Tra le specie autoctone, nessuna è considerata davvero pericolosa, sebbene alcune, come la formica rossa (Formica rufa), dfusa principalmente nei boschi di conifere, possano mordere e spruzzare acido formico causando lieve irritazione.

La più piccola e la più grande formica del mondo

Immagine
La regine di Dinomyrmex gigas possono superare i 3,5 cm di lunghezza e sono le più grandi al mondo

Secondo il Guinness World Records, le formiche più piccole del mondo appartengono al genere Carebara. In particolare, Carebara bruni, diffusa in Sri Lanka, e Carebara atomi, presente invece alle isole Fiji, hanno piccole operaie anche più piccole di un millimetro, circa 0,8-1,0 mm. Vivono in colonie complesse, dove coesistono individui microscopici e quasi invisibili a occhio nudo e altri molto più grandi, un esempio estremo di polimorfismo.

La formica più grande di tutte, invece, si chiama Dinomyrmex gigas ed è originaria delle foreste pluviali del Sud-est asiatico. Le operaie possono arrivare a quasi 3 centimetri di lunghezza, mentre le regine più grandi e mature possono anche superare i 3,5 centimetri. Vivono all'interno di alberi cavi e si nutrono di nettare e piccole prede. Nonostante le dimensioni impressionanti, sono insetti schivi e non considerati pericolosi.

Le 5 specie di formiche più comuni in Italia

In Italia vivono circa 260 specie di formiche, alcune di queste ospiti abituali e talvolta indesiderate anche nei giardini e tra le mura domestiche. In casa le formiche trovano infatti luoghi ideali in cui fondare una colonia, come le crepe dei muri e nei pavimenti, e soprattutto cibo in grande quantità. Briciole, avanzi, cibo incustodito, sacchetti dell'umido lasciati aperti, sono una fonte di nutrimento irresistibile per questi insetti.

Ma vediamo un po' più da vicino quali sono le specie di formiche più comuni e facili da avvistare in Italia, anche in casa.

La formica nera dei giardini

Immagine
La formica nera (Lasius niger) è una delle specie più diffuse in parchi e giardini

La formica nera (Lasius niger) è probabilmente la specie più diffusa di tutte. Lunga tra i 3 e 5 mm, vive in colonie all'aperto, formate solitamente sottoterra o tra le crepe della pavimentazione di vialetti e giardini. È una delle specie più grandi e resistenti e soprattutto per chi vive in campagna può rappresentare un bel problema. Si avventurano spesso in cucina, attirate soprattutto da dolci e altre sostanze zuccherine.

La formica faraone

Immagine
Piccola e giallastra, la formica faraone (Monomorium pharaonis) è tra le più comuni in casa

La formica faraone (Monomorium pharaonis), chiamata così perché originaria del Nord Africa, è di colore giallo-ambrato, lunga appena 2 mm, e ama il calore. Si trova quindi facilmente anche in casa, soprattutto in edifici riscaldati. Può formare colonie enormi e spesso difficili da eliminare. I formicai sono relativamente piccoli, facili quindi da costruire anche nelle intercapedini dei muri e tra le crepe di pavimenti e piastrelle.

La formica argentina

Immagine
La formica argentina (Linepithema humile) è tra le più invasive al mondo

La formica argentina (Linepithema humile) è invece originaria del Sud America, ma ha ormai colonizzato buona parte dei paesi che affacciano sul mediterraneo. È considerata tra le specie più invasive al mondo, poiché sostituisce con estrema facilità le formiche autoctone. Ha un colore tra il giallo e il marrone, con la parte terminale dell'addome spesso più scura, quasi nera. Spesso si insediano in giardino, dove partono in cerca di cibo anche infilandosi dentro casa.

La formica testarossa

Immagine
La formica testarossa (Crematogaster scutellaris) è conosciuta anche come "rizzaculo", perché inarca l’addome per espellere dal pungiglione il suo veleno

Le formiche appartenenti al genere Crematogaster, come C. scutellaris, sono tra le più comuni e facili da identificare. Hanno il corpo completamente nero e la testa rossa. Sono conosciute anche come "formiche rizzaculo", per via del loro caratteristico comportamento difensivo di inarcare l'addome verso l'alto per espellere dal pungiglione una goccia di veleno. Colonizza soprattutto legno morto o marcio, sotto le cortecce degli alberi o nelle fessure dei muri e nelle travi di legno degli edifici.

La formica rossa

Immagine
la formica rossa (Formica rufa) forma invece enormi nidi fatti di aghi di pino e rametti, soprattutto nei boschi di conifere

Una delle specie più affascinanti, ma meno comune delle altre, è infine la formica rossa dei boschi (Formica rufa). Comune soprattutto nei boschi di conifere in montagna, costruisce enormi formicai fatti di aghi e rami, che possono essere alti anche oltre un metro. È una specie molto importante per le dinamiche ecologiche dei boschi e in alcune regioni è considerata in declino e in pericolo estinzione.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views