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Gli insetti sono dappertutto. Strisciano, saltano, volano, scavano, pungono, impollinano, mangiano e vengono mangiati in ogni angolo del pianeta. Con oltre un milione di specie descritte, rappresentano circa l'80% di tutte le forme di vita animale conosciute sulla Terra. Per di più questo numero, per quanto impressionante, è solo la punta dell'iceberg. Si stima infatti che le specie di insetti realmente esistenti siano milioni, forse addirittura dieci, molte delle quali devono ancora essere scoperte.
Alcune di queste sono minuscole, vivono in nicchie ecologiche inaccessibili o si trovano in posti talmente piccoli e localizzati da risultare introvabili. Per questi, e per tanti altri motivi sia biologici che culturali, stabilire quale sia l'insetto più raro del mondo è letteralmente impossibile. La maggior parte degli insetti descritti li conosciamo appena, hanno solo un nome in latino e poco più, li abbiamo visti a volte solo una volta in tutta la storia, oppure non vengono più cercati o studiati da decenni.

Molte specie di insetti sono poi così elusive che per decenni – a volte secoli – si è creduto fossero addirittura estinte. Poi, all'improvviso, qualcuno le ritrova. È il caso per esempio di Hadramphus tuberculatus, un piccolo coleottero neozelandese della famiglia dei curculionidi. Considerato estinto per più di 70 anni, è stato riscoperto nel 2004 in un’area boschiva della Nuova Zelanda. Nonostante la riscoperta, resta uno degli insetti più rari al mondo, minacciato dalla perdita di habitat e dalle specie invasive introdotte da noi.
Un altro caso emblematico è quello di Nicrophorus americanus, il "coleottero necroforo americano". Un tempo comune in buona parte degli Stati Uniti orientali, questo insetto è oggi confinato in pochissime aree frammentate. La sua peculiarità è che seppellisce i corpi di piccoli animali morti per nutrire le sue larve, svolgendo un ruolo molto importante nel riciclo della materia organica. È oggi oggetto di progetti di conservazione importanti, fatti anche di reintroduzioni in natura dove si è ormai già estinto.

Quando però si parla di rarità nel mondo degli insetti, poche altre specie hanno catturato l'attenzione come l'insetto stecco gigante di Lord Howe (Dryococelus australis). Questo fasmide, lungo fino a 15 cm, viveva sull'isola di Lord Howe, nell'oceano Pacifico, prima che le navi europee portassero lì i ratti, che li hanno sterminati causandone l'estinzione nel 1920. Per decenni abbiamo pensato fosse ormai scomparso per sempre, finché nel 2001 vennero trovati alcuni individui su un enorme faraglione roccioso a circa 23 km da Lord Howe: la piramide di Ball.
Due coppie vennero raccolte e portate in due centri specializzati in Australia per avviare un ambizioso programma di riproduzione in cattività. Nel 2006, la popolazione distribuita in diversi zoo e centri specializzati in tutto il mondo contava circa 50 individui, oggi sono invece migliaia, pronti per essere liberati in natura, anche a Lord Howe. La storia di questo insetto gigante rappresenta oggi uno dei più grandi successi della conservazione della biodiversità in tutto il mondo.
Per cercare insetti rari e a un passo dall'estinzione, non serve però andare necessariamente in regioni remote ed esotiche. Anche l'Italia ospita specie rare, uniche, e in molti casi sconosciute. Uno degli esempi più affascinanti è la bramea (Brahmaea europaea), una falena. È l'unica specie del suo genere presente in Europa e vive esclusivamente in alcune aree boscose della Basilicata, rendendola un vero gioiello della biodiversità italiana. Rarissima, schiva, legata a habitat ormai sempre più frammentati.

Poi ci sono i piccoli ortotteri appartenenti al genere Italopodisma, cavallette endemiche dell'Appennino centrale, incapaci di volare e legate a microhabitat d'alta quota. Alcune specie vivono esclusivamente su singole cime di alcune vette tra Abruzzo, Molise e Campania. Sono isolate da tutto e tutti, ma proprio questo isolamento le rende, oltre che rare, estremamente minacciate. Cambiamenti climatici, riscaldamento globale e pascolo senza regole, hanno portato queste piccole cavallette a un passo dall'estinzione.
Questi erano solo pochissimi esempi della sconfinata biodiversità di insetti rari presenti sul nostro pianeta. Anche solo stimarli, sarebbe quasi impossibile, ma nonostante non riusciremo probabilmente mai a identificare l'insetto più raro del mondo, sappiamo che molti di questi animali stanno sparendo in tutto il mondo, nell'indifferenza generale. Eppure sono soprattutto gli insetti a far girare il mondo e a sostenere la maggior parte degli ecosistemi. Per questo e per altri mille motivi, dovremmo preoccuparci un po' di più della loro conservazione.