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Non sono riusciti a trasferirli in altri zoo e le misure contraccettive prese dallo staff veterinario non sono bastate per fermare la sovrappopolazione di babbuini allo zoo di Norimberga. Per questo motivo la direzione, con una nota ufficiale, ha reso noto che 12 animali in perfetta salute sono stati uccisi all'interno della struttura.
L'annuncio è stato comunicato a cose fatte e a distanza di tempo rispetto a quanto precedentemente era stato annunciato. Il piano di eliminazione era infatti previsto già dallo scorso febbraio, periodo dell'anno in cui la struttura aveva comunicato che il branco era arrivato a contenere 40 animali e che lo zoo era dotato di aree per questa specie progettate massimo per 25 soggetti. Nella zona dei babbuini, secondo la direzione, i conflitti tra gli animali erano diventati più frequenti, con animali puntualmente feriti a causa degli scontri. Il direttore dello zoo, Dag Encke, aveva anche già detto che non era possibile ampliare lo spazio, né liberare gli animali in natura.
Le associazioni animaliste sono ora sul piede di guerra per quanto accaduto. "Ciò che temevamo sarebbe accaduto – hanno commentato da Pro Wildlife, uno dei numerosi gruppi che hanno presentato una denuncia penale contro lo zoo per violazione delle leggi sulla protezione degli animali – è che animali sani hanno dovuto essere uccisi perché lo zoo ha mantenuto per decenni politiche di allevamento irresponsabili e insostenibili".
Ma è legale quello che è stato fatto allo zoo di Norimberga? Perché il punto è questo, ovvero se si possono uccidere degli animali per ragioni che riguardano la vita in cattività degli stessi diventata, secondo le parole dello stesso direttore della struttura, non gestibile per ragioni di sovrappopolazione cui i veterinari non hanno saputo contenere. Encke ha sottolineato che quanto accaduto è conforme ai criteri stabiliti dall'Associazione europea degli zoo e degli acquari (EAZA) secondo cui l'abbattimento può essere "l'ultima risorsa legittima per preservare la popolazione".
Il presidente dell'Associazione tedesca per il diritto alla protezione degli animali (DJGT) ha però ribadito che "le leggi sul benessere degli animali consentono l'uccisione dei vertebrati solo se esiste una causa ragionevole. Lasciarli riprodursi troppo liberamente non può costituire una ragione del genere".
Le proteste sono iniziate con degli arresti, intanto. Sette persone si sono incatenate e incollate all'ingresso dello zoo e ai recinti dei babbuini, mentre altri hanno scavalcato le recinzioni per entrare lo scorso martedì.
Il biologo responsabile della struttura, infine, ha reso noto che né le femmine gravide né gli animali sottoposti a osservazione scientifica sono stati inclusi nel piano e ha aggiunto che gli animali uccisi sono stati dati in pasto ai predatori.