UN PROGETTO DI
9 Settembre 2025
16:38

Procione ubriaco riceve massaggio cardiaco da un’infermiera e si salva

In Wisconsin un cucciolo di procione si è ubriacato dopo aver mangiato pesche fermentate in un cassonetto. Svenuto nel liquido e in pericolo di vita, è stato salvato dall’infermiera Misty Combs con una rianimazione d’emergenza. Una brutta serata alcolica senza esisti fatali per il piccolo procione.

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Ubriacarsi al punto di perdere conoscenza e finire pronto soccorso è l'incubo dei festaioli più incalliti, e tra loro c'è – inaspettatamente – anche i procioni. Proprio uno di loro è lo sfortunato protagonista di una serata alcolica finita con l'intervento dei paramedici.

Siamo a Whitesburg, in Wisconsin, dove l'infermiera Misty Combs che da oltre vent’anni lavora al Dipartimento Sanitario della contea di Letcher, non avrebbe mai immaginato di dover salvare un procione ubriaco.

Come ha fatto un procione a ubriacarsi

Tutto è iniziato quando Combs e i suoi colleghi hanno notato un procione che correva avanti e indietro nel parcheggio. Poco dopo, un rumore proveniente da un cassonetto ha attirato la loro attenzione. Al suo interno c'erano delle pesche fermentate, una vera delizia per animali come i procioni. Uno di loro infatti è infatti non è più riuscito a uscire dal contenitore perché troppo ubriaco. La frutta fermentata infatti contiene una percentuale di alcol che varia dal tipo di frutto e dal tempo di fermentazione.

Il procione però deve averne mangiato in grande quantità, e quando ha provato a uscire dal cassonetto è svenuto, rischiando di annegare nel liquido rilasciato dalla fermentazione delle pesche. Come se non bastasse, ad assistere c'era anche sua madre.

Proprio mamma procione ha attirato l'attenzione dell'infermiera, che quindi ha deciso di intervenire, come ha raccontato all'emittente locale LEX 18, spiegando di essersi immedesimata nell’istinto materno dell’animale. Con l’aiuto di una pala, è riuscita a tirare fuori il cucciolo coperto da acqua e pezzi di frutta imbevuti di alcol.

L'infermiera che lo ha salvato: "Non lo avevo mai fatto, ma non potevo lasciarlo morire"

Non respirava più e intorno a lei tutti pensavano fosse ormai troppo tardi, ma l’infermiera ha agito d'istinto e pur non avendo mai praticato la rianimazione su un animale ha iniziato a eseguire le compressioni toraciche per liberare i polmoni dal succo alcolico.

Dopo momenti di tensione, il piccolo procione ha ripreso a respirare e ha aperto gli occhi. Combs ha ammesso di aver avuto anche paura in quei momenti: "Temevo che appena sveglio potesse mordermi. I procioni possono trasmettere la rabbia, quindi ero preoccupata, ma non potevo fermarmi".

A quel punto l’animale è stato portato dal veterinario che gli ha prestato ulteriori cure per aiutarlo a smaltire l’alcol e recuperare le forze. Qualche giorno dopo, ormai ristabilito, è stato liberato proprio da Combs, l'infermiera che lo aveva salvato.

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