
Sentieri di montagna, boschi, e anche parchi urbani, sono tutti contesti in cui è possibile che il nostro cane venga in contatto con gli aghi di pino. Si tratta di foglie aghiformi molto comuni in Italia ma non per questo prive di rischi per i nostri pet nel momento in cui si staccano dall'albero e cadono al suolo.
I cani sono gli animali che vivono con noi che più spesso portiamo fuori casa e per questo anche i più esposti al contatto con gli aghi di pino. Se poi ci aggiungiamo che il loro modo per ottenere informazioni attraverso l'ambiente è attraverso il muso e la bocca, ecco che abbiamo la ricetta perfetta di un potenziale disastro.
Gli aghi possono incastrarsi tra le dita o nei cuscinetti plantari, provocando dolore, zoppia o piccole ferite. Anche i gatti che vivono in casa non sono esclusi dal problema, soprattutto se durante le festività è presente un albero di Natale vero. In questo caso gli aghi secchi possono cadere sul pavimento ed essere ingeriti.
Perché gli aghi di pino sono pericolosi per cani e gatti
Gli aghi di pino sono foglie aghiformi dalla consistenza rigida e con la punta affilata. Queste caratteristiche li rendono particolarmente pericolosi per gli animali. Se ingeriti, infatti, possono graffiare lingua, la gola e anche stomaco, provocando dolori e infiammazione.
A causa della loro forma, rischiano di infilarsi nella pelle dell'animale, tra i cuscinetti delle zampe e sul muso similmente a quanto fanno anche i temuti forasacchi. Una volta penetrati nella pelle possono causare irritazioni e nei casi peggiori anche infezioni.
La loro struttura sottile li porta a spezzarsi facilmente, trasformandoli in minuscole schegge capaci di lesionare le mucose. Anche il contatto prolungato con la pelle può creare irritazioni, soprattutto tra le dita delle zampe di cani e gatti che camminano su terreni ricchi di aghi secchi. Elemento ulteriore è la presenza di resina, sostanza naturalmente presente sui pini e talvolta irritante per pelle e apparato digerente.
Cosa succede se gli animali mangiano aghi di pino
Quando un animale ingerisce aghi di pino, i primi segnali possono comparire anche dopo poche ore. I sintomi più comuni includono vomito, diarrea e perdita di appetito: tutte manifestazioni di una possibile irritazione delle mucose e dell'intestino. In alcuni casi a questi si aggiungono anche letargia e ipersalivazione.
Se gli aghi ingeriti sono molti c'è anche il rischio di sviluppare occlusione intestinale. Gli aghi di pino presenti sugli alberi di Natale possono inoltre trattenere polvere, residui di decorazioni o acqua stagnante dal supporto, tutti elementi che contribuiscono ad aumentare il rischio di disturbi gastrointestinali.
Cosa fare se il cane o il gatto hanno ingerito aghi di pino
In presenza di una sospetta ingestione di aghi di pino, il primo passo è osservare con attenzione il comportamento del cane o del gatto. Se compaiono vomito ripetuto, dolore addominale, tremori, difficoltà a muoversi o se il l'animale rifiuta acqua e cibo, è bene contattare il veterinario il prima possibile.
Non è mai consigliato provocare il vomito perché gli aghi che risalgono il tratto gastrico potrebbero graffiare ulteriormente l’esofago. Per ridurre il rischio è utile controllare le aree di passeggio durante l’inverno e rimuovere gli aghi sotto l’albero di Natale domestico, così da limitare la curiosità e tutelare il loro benessere.