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9 Novembre 2025
10:00

Perché ai cani piacciono carezze e grattini sulla pancia

I cani amano i "grattini" e le coccole sulla pancia, una zona del corpo vulnerabile, priva di mantello e per questo particolarmente sensibile. Quando gli grattiamo la pancia lui reagisce quindi con felicità e rilassamento.

A cura di Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo con approccio cognitivo zooantropologico
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I cani amano i "grattini" sulla pancia, una zona del corpo molto vulnerabile e per questo estremamente sensibile

Sei un amante dei cani? Allora sicuramente saprai quanto sia piacevole e divertente vedere il tuo amico a quattro zampe rotolarsi sulla schiena, chiedendoti di fargli una bella grattatina sulla pancia. È una scena che si ripete da millenni: lui (o lei) si avvicina, magari mentre siamo sul divano a guardare la TV, si stende pancia all'aria e ci fissa per "chiedere" un bel "grattino" sulla pancia, magari con una leggera scodinzolata di accompagnamento.

I cani amano ricevere questo tipo di attenzioni, anche perché il ventre è una delle parti più sensibili del suo corpo. Il grattamento genera quindi in lui un enorme sollievo e piacere sia fisico che mentale, portandolo in un vero e proprio stato di felicità e relax totale. Ma perché i cani amano tanto questo gesto di affetto? Vediamo insieme le ragioni che si nascondono dietro questa abitudine così comune ai nostri compagni a quattro zampe.

Cosa significa quando il cane muove la zampa quando gli tocchi la pancia: il riflesso di grattamento

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Quando il cane muove zampa nel momento in cui grattiamo la sua pancia, si stratta di un riflesso involontario noto come "riflesso di grattamento"

Cominciamo con il parlare di uno strano comportamento che chiunque viva con un cane ha osservato almeno una volta, effetto dei “grattini” sulla pancia del nostro beniamino. Il movimento delle zampe posteriori dei cani quando vengono grattati sul ventre è noto come "riflesso di grattamento". Questo riflesso è un'azione involontaria che si verifica quando viene stimolata una zona di prurito sul corpo del cane. E il ventre glabro è proprio una di queste.

Il riflesso di grattamento è il risultato dell‘interazione tra il sistema nervoso centrale del cane e i suoi recettori sensoriali cutanei. Quando vengono stimolati i recettori del prurito, viene inviato un segnale nervoso al midollo spinale del cane, il quale a sua volta invia un segnale motorio alle zampe posteriori per muoversi in modo sincronizzato.

Inoltre, la zona del ventre è particolarmente sensibile nei cani, poiché è una zona protetta e vulnerabile del loro corpo, oltre che l’unica ad essere priva della copertura del mantello. Il grattamento sulla pancia può quindi fornire un sollievo fisico, ma anche mentale al cane, che reagisce con felicità e rilassamento.

Perché il cane ci mostra la pancia sdraiandosi sulla schiena

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Il cane si mette pancia all’aria per ricevere coccole proprio in quell’area così sensibile

Il comportamento di rovesciarsi sulla schiena del nostro cane, esponendo il ventre nel chiaro intento di ricevere attenzioni e coccole (ossia stimolare il contatto fisico) da noi è qualcosa che ha a che fare con uno dei primi comportamenti legati alle cure parentali che il cucciolo sperimenta insieme con l’allattamento. Infatti le madri premurose leccano i loro piccoli ancora molto immaturi soprattutto nella zona ventrale per stimolare la vescica. Questo caldo massaggio è fonte di piacere e rilassamento e ha a che fare con due motivazioni molto importanti nelle cure parentali, ossia la motivazione epimeletica e la et-epimeletica.

La motivazione epimeletica è quella che spinge un individuo (la madre in questo caso) a prendersi cura dell’altro (il cucciolo). Si tratta qui di attività fondamentali per tutti i mammiferi, ne va della sopravvivenza della specie stessa. Nei comportamenti di accudimento ci sono: allattare, scaldare, proteggere, pulire, stimolare, eccetera. Nell’età adulta del nostro cane questo comportamento, ossia quello di rovesciarsi sulla schiena per ricevere coccole proprio in quell’area così sensibile, poggia sulla sua pulsione (o motivazione) et-epimeletica, per stimolare in noi un comportamento affettivo di accudimento, facendo leva sulla nostra motivazione epimeletica, verso la quale siamo particolarmente vulnerabili.

È importante comprendere che in questo scambio motivazionale si possono annidare le origini del millenario rapporto cane-uomo. In questo lunghissimo cammino co-evolutivo i nostri cani hanno sviluppato una grande abilità nel comprenderci e nel farsi comprendere, soprattutto quando da noi vogliono ricevere attenzioni e affetto. In questo i cani sono proprio cintura nera.

Come capire se il cane ha davvero voglia di coccole sulla pancia

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A volte è possibile che il cane utilizzi questa postura anche per comunicare arrendevolezza e non per attrarre contatto fisico

Benché alla maggior parte dei cani faccia molto piacere indurci a fargli delle coccole nella zona ventrale bisogna sempre prestare attenzione al contesto e al tipo di relazione che intercorre tra il cane e la persona alla quale il cane stesso rivolge questo comportamento. Alle volte infatti è possibile fraintendere e, invece che fornire piacere al nostro cane, come vorremmo fare, causargli stress e disagio.

È possibile che il cane utilizzi questa postura per comunicare arrendevolezza e non per attrarre contatto fisico. Questo potrebbe accadere perché il cane si sente minacciato o non in grado di comprendere le intenzioni dell’altro. Ecco che allora mostra il ventre ancora una volta per indurre la stimolazione della motivazione et-epimeletica di cui sopra, ma non tanto per essere accudito, più che altro per stemperare l’atteggiamento assertivo che percepisce nei confronti di una persona o di un altro cane.

Altre volte questo comportamento è entrato a far parte del repertorio comportamentale di un soggetto in modo molto accentuato tanto da indurlo a presentare questo rovesciamento sempre e comunque quando entra in contatto con qualcuno. Ma attenzione, non sempre è indice di un cane dal carattere pacifico e socievole. Può capitare anche di incontrare cani che utilizzano questo comportamento per indurre un altro individuo ad avvicinarsi per poi aggredirlo se questo entra in contatto fisico e non si limita, per esempio, ad annusare le ghiandole odorifere della zona ventrale e perianale.

Diciamo che, alle volte, un soggetto potrebbe agire in questo modo, e il mostrare il ventre è un po’ come mettere le mani avanti, dichiarare a-priori di non essere a proprio agio ma di non voler arrivare allo scontro. Alle volte invece è indice di grande socievolezza. Non sempre è facile comprendere se ci si trova in un caso piuttosto che nell’altro. La conoscenza dell’individuo e la lettura dei suoi segnali comunicativi diventa qui essenziale per non incappare in fraintendimenti.

Come comportarsi quando il cane ci mostra la pancia e quando evitare il contatto

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Per capire se vuole davvero le coccole, dobbiamo guardare anche il resto del corpo, lo sguardo e la posizione della coda

Generalmente possiamo dire che un cane che mostra il ventre con il chiaro intento di farsi accarezzare ci sta comunicando fiducia e voglia di interagire, ma è meglio se noi ci comportiamo nei modi dovuti evitando di grattare quella zona così sensibile con troppa foga o veemenza. Le nostre carezze dovrebbero – come abbiamo visto sopra – indurre ad un piacevole rilassamento, essere distensive.

Per evitare di incorrere però in errore osserviamo anche il resto del corpo, lo sguardo del cane, la posizione della coda. Se la coda è contratta e tenuta sul ventre il cane sta probabilmente comunicando un forte disagio, l'emozione sottostante potrebbe essere la paura, allora chiediamoci cosa è accaduto, o cosa abbiamo fatto, per indurre il cane ad avere timore? In quel caso il nostro contatto fisico potrebbe non essere la cosa migliore da fare, ma per esempio potremmo fare un passo indietro, alleggerire la "pressione" che magari stiamo distrattamente facendo con il nostro corpo sul cane. Magari siamo chiari sopra di lui e questo potrebbe mettere il cane a disagio. Se alleggeriamo la pressione possiamo poi osservare cosa farà il cane quando avrà chiaramente compreso che non abbiamo intenzioni negative. Potrebbe allora allontanarsi da noi, grato della nostra dimostrazione di rispetto del suo stato, oppure potrebbe anche avvicinarsi, adesso sì, con l'intento di farsi accarezzare – educatamente – da noi.

Il linguaggio del cane è qualcosa di veramente affascinante e pieno di sfumature e dettagli, e spesso è un errore generalizzare. Ognuno ha un suo "dialetto" che ha sviluppato grazie alle sue esperienze e alla sua vita sociale, e quello che vale per l'uno non è affatto detto che valga anche per l'altro.

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