
Ofelia ha 12 anni e tante cicatrici sul cuore e sul corpo che piano piano si stanno rimarginando. Dopo essere stata picchiata quasi a morte dal suo umano, la persona che avrebbe sempre dovuto proteggerla, Ofelia sta piano piano ricominciando a ristabilirsi e a muovere i primi passi.
Le sue condizioni restano molto complicate, ma il video diffuso dal canile gestito dall'Enpa di Valdarno, in Toscana, dà una speranza per il suo futuro.
La storia della cagnolina Ofelia: la convalescenza dopo le botte
La triste vicenda di Ofelia inizia giovedì 3 luglio, quando i Carabinieri sono intervenuti in un'abitazione di Figline Valdarno, piccolo centro della città metropolitana di Firenze. Qui un 30enne, l'umano della Bssottina, la stava picchiando selvaggiamente, tanto da ridurla in fin di vita.
I Carabinieri sono riusciti a strapparla alla furia del suo aggressore e l'hanno affidata alla locale sezione dell’Enpa. L'uomo è stato denunciato per maltrattamento di animali, mentre per Ofelia è iniziato il momento delle cure all'interno della clinica convenzionata con l'associazione. Quando è arrivata presentava danni agli organi interni, a cominciare da contusione polmonare, contusioni addominali, emorragia toracica, più svariati ematomi su tutto il corpo e insufficenza renale.
Il percorso per riprendersi è lungo, e la prognosi resta ancora riservata, ma c'è una speranza di riabilitazione.
I volontari dell'Enpa: "Sta reagendo con tutte le forze che ha"
Nell'ultimo aggiornamento, i volontari dell'Enpa di Valdarno hanno spiegato come sta oggi Ofelia: "La canina sta reagendo con tutte le forze che ha e, complice la competenza e il lavoro quotidiano dei veterinari della clinica con noi convenzionata, piano piano sta migliorando. Aveva 2 drenaggi, ad oggi ne è rimasto soltanto uno".
Non è ancora il momento di esultare, ma forse c'è una nuova speranza: "Ancora molto ma molto presto per cantare vittoria, ma viste le numerose telefonate, abbiamo voluto rendervi partecipi di questa news. Una bella notizia questa, uno spiraglio che ci dà speranza per una futura e pronta guarigione".