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17 Giugno 2025
10:55

Nove cuccioli stipati in due pacchi: a Novara un altro caso di commercio illegale di cani di razza dall’Est Europa

Un controllo sull’A4 da parte della Polizia stradale ha portato al sequestro di nove cuccioli, sei Maltesi e tre Shih Tzu, trovati in pessime condizioni, stipati in due scatole in un furgone proveniente dall'est Europa. Gli animali, tra le 4 e le 10 settimane, erano senza microchip né documenti. Il caso riaccende i riflettori sul commercio illegale di cani nel Vecchio Continente che continua a essere un business molto fiorente a causa, anche e soprattutto, della costante richiesta da parte delle persone.

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E' la voce della disperazione quella che puntualmente riesce a richiamare l'attenzione degli agenti. Arriva da scatoloni in cui sono stati "imballati" esseri viventi, cuccioli di cane di razza la cui richiesta è tale da generare una continua offerta da parte di persone senza scrupoli che del traffico di animali ne hanno fatto un vero e proprio business.

Questa volta è accaduto sull'autostrada A4 dove una pattuglia della Polizia stradale di Novara Est ha fermato un furgone con targa straniera proveniente dalla Romania. Mentre i poliziotti effettuavano i contrlli di rito, il guaito di nove cuccioli è arrivato alle loro orecchie: erano stipati dentro due scatole in mezzo ad altri pacchi che erano destinati ad arrivare a Torino. A bordo del veicolo c'erano ben cinque persone che sono state denunciate per maltrattamento di animali e traffico illecito, e al conducente è stata comminata una sanzione di oltre 4000 euro per trasporto internazionale abusivo, con il sequestro del mezzo per 3 mesi.

Ma la questione, ancora una volta, non è la punizione ma l'assenza di una cultura generale che non riguarda solo questi trafficanti ma anche le persone che continuano a rifornirsi di cuccioli senza alcuna minima attenzione al loro benessere e andando solo a cercare l'affare attraverso il Web per spendere di meno o, anche, facendosi a loro volta imbrogliare e spendendo pure tanto per avere "il cucciolo di razza" che va di moda.

Dopo il controllo veterinario è stato accertato che i cuccioli ritrovati sono sei Maltesi e tre Shih Tzu, tra le razze delle più richieste in Italia insieme a Barboncini Toy, Chihuahua e Bouledogue francesi. Hanno tra le 4 e le 10 settimane e la loro età è rappresentativa di quello che è il nodo della questione per comprendere cosa si intende per maltrattamento animale e ignoranza da parte di chi compra: non solo il trasportarli in condizioni del genere li espone a un rischio enorme per il loro stato di salute fisico ma averli tolti alla madre prima dei tre mesi è una crudeltà enorme rispetto anche allo sviluppo comportamentale.

I cani che vengono trasportati dall'Est Europa verso i paesi "ricchi" del Vecchio Continente hanno in comune sempre le stesse caratteristiche: sono frutto di cucciolate imposte a madri fattrici che vengono sfruttate ogni giorno della loro vita con accoppiamenti ad ogni estro e fatte partorire in condizioni pessime per poi ingravidarle nuovamente. Animali che non vedono la luce del giorno, costretti in gabbie da cui escono al massimo per gli accoppiamenti forzati nelle cosiddette "puppy mills" che possono essere strutture molto grandi ma anche appartamenti o piccoli scantinati in cui gli animali vengono ammassati.

I cuccioli di questo sequestro erano senza microchip e privi di libretto sanitario ma in media i trafficanti sono molto più "scafati" rispetto a questi che sono stati fermati: hanno con loro passaporti che sono regolari nei Paesi da cui provengono, certificazioni di veterinari compiacenti su vaccinazioni effettuate ma che in realtà non sono mai state fatte e c'è chi ha anche falsi pedigree che consentono di truffare ancora meglio chi sborsa migliaia di euro per avere il cucciolo di razza spedito come un pacco direttamente a casa.

In quei pacchi, intanto, gli animali viaggiano stipati l'uno sull'altro tra le loro feci e l'urina, disperati e spaventati e conservando per sempre il ricordo di una catena di eventi drammatici: dalla separazione da una madre schiavizzata al trasporto e fino alla consegna se riescono a sopravvivere.

Il traffico si muove su strade che sono ben note alle Forze dell'Ordine di tutta Europa. Eurogroup for Animals e associazioni come LAV e Enpa hanno più volte comunicato numeri che sono impressionanti e che fanno capire quanto questo mercato sia fiorente e che tale è perché non si smette di foraggiarlo con richieste continue da parte dei cittadini. Sono oltre 40 mila i cuccioli che vengono fatti viaggiare dall'Est Europa sulle strade: li si può "incontrare", anzi, salvare sull'A4, l'A1 e il Brennero.

A Bruxelles, intanto, sono in procinto di varare nuove regole sul benessere degli animali che puntano principalmente proprio sulla questione del commercio di animali. All'interno del nuovo Regolamento saranno inserite norme stringenti sulla questione della vendita online, dell'identificazione e della tracciabilità con un rinforzo del personale alle frontiere. Ma queste misure, che sono poi in calendario dal 2023, sollevano dubbi lì dove non comprendono allevamenti casalinghi e richiedono fondi mirati e personale specializzato per garantire controlli efficaci.

I nove cuccioli sequestrati, ora, sono in carico al canile sanitario di Novara gestito dall'Enpa. Considerando che sono individui appartenenti a razze che, come dimostrato ancora una volta, sono altamente richieste si spera che quando saranno in condizioni di essere adottati arrivi loro l'attenzione di famiglie consapevoli di quanto sia importante farlo consapevolmente. Ogni cucciolo importato è frutto non solo di una cucciolata clandestina ma, ancora prima, di un clic sul Web da parte di chi foraggia questa orribile mercificazione. Non è la Rete il problema, sia chiaro, ma l'uso che se ne fa senza le dovute attenzioni in generale, a maggior ragione nei confronti di altri esseri senzienti.

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