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Le zecche sono piccoli ma pericolosi parassiti che rappresentano un grande rischio per la salute degli animali domestici, sia cani che gatti. La loro alimentazione a base di sangue e la capacità di restare attaccati all'ospite anche per giorni li rendono capaci di trasmettere una grande varietà di malattie.
La malattia di Lyme è la prima a cui pensiamo quando parliamo di patologie trasmesse dalle zecche, ma certo non è l'unica. Cani e gatti possono anche soffrire di infezioni causate da batteri o protozoi che possono essere pericolose per la vita e sono proprio questi piccoli parassiti ematofagi a trasmetterle. Vediamo quali sono le più diffuse e come proteggere i nostri amici a quattro zampe.
Malattia di Lyme
La malattia di Lyme è causata dal batterio Borrelia burgdorferi che viene trasmessa dalle zecche sia agli animali che all'uomo. Attraverso il morso della zecca rilascia il batterio nel corpo dell'ospite, infettandolo. I primi sintomi dell'avvenuto contagio sono febbre cronica, letargia, rigidità muscolare, dolore articolare e in qualche caso anche zoppia. I problemi si manifestano principalmente agli arti e possono essere coinvolti tutti alternativamente.
Se non trattata in tempo, l'infezione può svilupparsi in stadi più gravi e diffondersi agli organi interni. Ai reni, dove causano insufficienza renale, al cuore, e anche al sistema nervoso dove si manifesta attraverso gravi disturbi neurologici.
In media, la trasmissione avviene dopo 4-6 ore di attaccamento della zecca alla pelle, per questo è importante fare sempre un controllo attento sul cane che rientra dopo una passeggiata all'aperto e tenere presente che ci sono molti pericoli che il nostro animale può incontrare durante la passeggiata. La rimozione tempestiva però può aiutare a ridurre il rischio di infezione.
Ehrlichiosi
Le rickettsiosi sono malattie dovute a germi gram-negativi, che vengono trasmessi ai cani e all’uomo da vettori, come zecche e pidocchi. Tra le malattie rickettsiosi la più diffusa è la Ehrlichiosi, un'infezione batterica causata da Ehrlichia canis che si manifesta sia nei gatti che nei cani in una forma acuta caratterizzata da febbre, letargia, aumento di volume dei linfonodi e della milza, e forte dimagrimento.
Può presentarsi in tre fasi: acuta, subclinica e cronica. La fase cronica è la più grave di tutte e si manifesta con una grave anemia ed emorragie interne pericolose per la vita del cane. L'ehrlichiosi è particolarmente insidiosa perché può restare asintomatica per anni per poi palesarsi nel modo più grave.
Babesiosi
La babesiosi, una malattia causata dal parassita protozoario del genere Babesia, anche in questo caso trasmesso durante il pasto di sangue di una zecca infetta. Una volta entrati nel corpo, questi minuscoli parassiti invadono e distruggono i globuli rossi, il che porta principalmente ad anemia emolitica. Gli animali hanno febbre alta, debolezza, mucose pallide e talvolta urine scure a causa della distruzione estesa dei globuli rossi.
La sintomatologia che può avere un decorso iperacuto (grave) o cronico, e nelle forme più gravi, la malattia può degenerare in insufficienza renale con conseguenze fatali, se non trattata. Il decorso dipende dalla specie e anche dalla condizione di partenza dell'ospite, nonché dalla velocità con cui inizia il trattamento. Tuttavia, la prevenzione e i controlli delle zecche aiuteranno a ridurre la possibilità di infezione.
Anaplasmosi
L'Anaplasmosi è causata dal batterio Anaplasma phagocytophilum, che viene trasmesso agli esseri umani dalle stesse zecche che causano la malattia di Lyme. I primi sintomi pssono sovrapporsi a quelli della malattia di Lyme: febbre, affaticamento grave e dolore articolare. Tuttavia, una caratteristica peculiare dell'anaplasmosi è che è in grado di causare trombocitopenia, cioè bassa conta delle piastrine, che porta a problemi di coagulazione del sangue.
Questa condizione si traduce in deficit di coagulazione che si manifestano con lividi, epistassi, sanguinamento delle gengive o anche emorragie interne nei casi più gravi. Il tempo è vitale se rilevata nelle fasi iniziali l'anaplasmosi può essere trattata con antibiotici, ma un ritardo nella diagnosi può avere conseguenze letali.