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23 Dicembre 2025
13:09

Non sappiamo ancora perché queste aquile migrano verso nord invece che verso sud

Alcune giovani aquile di mare testabianca dell’Arizona migrano verso nord anziché sud. Uno studio le ha seguite per anni, ma il motivo di questo comportamento resta ancora un mistero.

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Le giovani aquile di mare testabianca che nascono in Arizona migrano verso nord, invece che verso sud

Normalmente, con l'arrivo dell’inverno, gli uccelli migratori volano verso sud, alla ricerca di climi più miti e di cibo più abbondante. Succede ogni anno e in tutto il mondo da millenni, ma la natura, molto spesso, ama smentire le nostre certezze. È quello che sta accadendo ad alcune aquile di mare testabianca, conosciuta anche come "aquila calva" per un'errata traduzione dall'inglese bald eagle, che nidificano in Arizona e che, invece di dirigersi a sud, intraprendono lunghi viaggi verso nord, nella direzione sbagliata e opposta.

A raccontarlo è uno studio pubblicato sul Journal of Raptor Research, che ha seguito per anni i movimenti e le migrazioni di queste grandi aquile, che possono avere un'apertura alare anche fino a 2,3 metri, simbolo degli Stati Uniti e del Nord America. I ricercatori lo ammettono però fin da subito: non sappiamo ancora con certezza perché lo facciano. Ma i dati raccolti stanno iniziando a farci capire molto di più su come questi grandi e iconici rapaci si muovono e su quali sfide devono affrontare.

Le aquile che migrano al contrario

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Le coppie adulte che si stabiliscono in un territorio restano lì tutto l’anno, mentre i giovani immaturi sono più erratici

Tra il 2017 e il 2023, un team di ricercatori dell'Arizona ha applicato dei trasmettitori satellitari su 24 giovani aquile appena involate (cioè che avevano da poco lasciato il nido) e su due adulti che non si erano ancora riprodotti. I dispositivi hanno così permesso di seguire i loro spostamenti per mesi o addirittura anni, in alcuni casi fino a quattro di fila. La maggior parte delle aquile adulte che si riproducono in Arizona tende a restare vicino al nido per gran parte dell’anno, all'interno del proprio territorio.

Ma su cosa facciano gli individui che non si stanno riproducendo, soprattutto quelli più giovani, si sapeva ancora molto poco. Ed è proprio qui che arriva la sorpresa. In Arizona, infatti, le aquile di mare testabianca, come altri grandi rapaci, iniziano a nidificare in inverno. Questo significa che il loro periodo di pausa dalla stagione riproduttiva non coincide con l'inverno, come accade per la maggior parte degli altri uccelli, ma con l'estate e l’autunno. Ed è proprio in questi mesi che alcune di loro partono per migrare, ma verso nord.

Perché le aquile testabianca migrano verso nord?

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Le aquile giovani e che non si riproducono, forse si spostano verso nord per intercettare fonti di cibo più abbondanti

Molti degli individui seguiti grazie ai GPS hanno infatti risalito gli Stati Uniti fino a raggiungere le regioni più settentrionali e persino il Canada meridionale. Un comportamento che va contro l'idea classica di migrazione, ma che potrebbe avere una spiegazione molto concreta. Secondo la prima autrice dello studio, la biologa Caroline D. Cappello, queste aquile sembrano essere animali estremamente "esplorativi". In altre parole, si muovono molto per intercettare risorse alimentari che però compaiono solo per brevi periodi.

Pensiamo, per esempio, ai salmoni che risalgono i fiumi, agli uccelli acquatici che nidificano in estate o alle carcasse di grandi mammiferi, dei veri e propri banchetti stagionali che si trovano soprattutto più a nord. I dati raccolti dai ricercatori mostrano inoltre che, con l'età, le aquile affinano le loro rotte. I giovani sono più erratici, mentre gli individui più maturi seguono percorsi sempre più precisi e tornano più spesso negli stessi luoghi in cui son ostati negli anni precedenti.

Viaggi lunghi, rischi enormi

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Le aquile devono purtroppo fare i conti con le linee elettriche, le pale eoliche e l’avvelenamento da piombo e rodenticidi, tra le minacce principali per i grandi rapaci in tutto il mondo

Seguire le aquile per anni ha permesso anche di documentare i pericoli che incontrano sulla loro strada. Un caso in particolare ha colpito i ricercatori: una femmina ha attraversato dieci Stati USA e quattro province canadesi, per poi stabilirsi in California, dove sembrava pronta a riprodursi. A quattro anni, però, è morta folgorata su una linea elettrica, una delle cause di morte più comuni per i grandi rapaci in tutto il mondo.

Oltre all’elettrocuzione, le giovani aquile devono fare i conti anche con l'avvelenamento da piombo che ingeriscono mangiando animali feriti o uccisi dai cacciatori, da rodenticidi, ma anche le collisioni con le pale eoliche, la perdita di habitat e l'incertezza legata agli effetti dei cambiamenti climatici. Capire se le aquile seguono sempre le stesse rotte, e quali aree usano più spesso, potrebbe quindi aiutare a concentrare gli sforzi di conservazione e a ridurre le minacce nei luoghi davvero cruciali.

Per ora, la domanda resta aperta: perché queste aquile migrano verso nord invece che verso sud? Una risposta certa e completa deve ancora arrivare. Ma una cosa è sicura: osservare e studiare come la fauna selvatica si adatta a un mondo che cambia così velocemente è essenziale per capire come proteggerla meglio.

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