UN PROGETTO DI
3 Ottobre 2025
16:06

Nati quattro cuccioli di fossa allo zoo di Napoli: è la prima volta che accade in Italia

Per la prima volta in Italia sono nati quattro cuccioli di fossa. La nascita è avvenuta allo zoo di Napoli. Questo predatore endemico del Madagascar, oggi considerato vulnerabile, è noto per la sua agilità, il legame coi lemuri e per essere uno degli antagonisti del film "Madagascar"

Immagine
Il fossa è il più grande predatore del Madagascar ed è considerato a rischio estiznione

Per la prima volta in Italia sono nati quattro cuccioli di fossa, il carnivoro più grande del Madagascar. La nascita è avvenuta allo zoo di Napoli, dove una femmina di nome Tonga ha dato alla luce due maschi e due femmine che oggi, dopo alcuni mesi lontano dai riflettori e dal pubblico, mostrano già tutta l'agilità tipica della specie. I quattro cuccioli hanno già un nome: Marie e Claire le femmine, in onore della direttrice dello zoo Wenner che negli anni 90 riavviò il programma di conservazione, e Kevin e Rasmus, un omaggio ai due calciatori della squadra della città, il centrocampista De Bruyne e l'attaccante Højlund.

Chi è il fossa, il più grande carnivoro del Madagascar

Il fossa (Cryptoprocta ferox) è un animale ancora enigmatico, spesso poco conosciuto fuori dall'isola che lo ospita. Pur ricordando un felino nell'aspetto, è in realtà più imparentato con animali come le manguste e le civette delle palme. È un predatore solitario, opportunista e agile, che si muove tra i rami degli alberi e, grazie alla sua coda lunga e bilanciante, è capace di arrampicate spettacolari e di balzi rapidi e precisi. Può cacciare piccoli rettili e uccelli, ma le sue prede preferite rimangono i lemuri, di cui rappresenta il principale predatore naturale.

Secondo l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) la specie è purtroppo oggi considerata in pericolo di estinzione e classificata come "Vulnerabile" e si stima che ne restino meno di 2.000 individui in natura. La distruzione delle foreste del Madagascar, il bracconaggio e i conflitti con le comunità locali hanno ridotto drasticamente la popolazione, rendendo fondamentale ogni sforzo per assicurarne la sopravvivenza, anche attraverso la riproduzione in cattività.

Nonostante si tratti di un predatore molto affascinante, il fossa è diventato noto al grande pubblico soprattutto grazie al film d'animazione Madagascar uscito 2005, dove la specie veniva rappresentata come uno dei principali antagonisti dei lemuri guidati da Re Julien. Una versione un po' buffa e caricaturale, chiaramente lontana dalla realtà, ma che ha contribuito fortemente a far conoscere per la prima volta questa specie misterioso a milioni di persone in tutto il mondo.

Una nascita importante per la conservazione di una specie a rischio estinzione

Immagine
I fossa sono carnivori agili e opportunisti e rappresentano il principale predatore dei lemuri

una nascita eccezionale quella avvenuta qui al giardino zoologico di Napoli – ha spiegato all'ANSA il direttore Giuseppe Viola -. Si tratta di animali molto rari la cui gestione in cattività è stata per anni sconosciuta: solo negli ultimi decenni gli zoo hanno imparato a conoscere davvero la specie grazie agli studi effettuali da etologi, zoologi e veterinari in ambiente controllato. Questo evento ribadisce e testimonia il vero ruolo degli zoo nell'ambito della conservazione delle specie".

Per ora i quattro piccoli crescono al sicuro sotto le cure attente della madre, mostrando già la vivacità tipica di questa specie. In futuro, potrebbero diventare parte dei programmi internazionali per la conservazione che mirano a mantenere una popolazione stabile della specie in cattività, una sorta di popolazione "di sicurezza" nel caso in cui i fossa continueranno a diminuire e a rischiare l'estinzione in natura.

"È stata proprio come una difficile partita di calcio vinta con un gol segnato da tutta la squadra – ha racconta invece la curatrice Fiorella Saggese – realizzato per la conservazione di una specie che conta ormai meno di 2000 esemplari in natura. Gli studi attestano che la specie è a rischio e l'operato degli zoo diventa sempre più fondamentale per creare una "sorgente" da cui attingere quando la popolazione in natura inizia a scomparire".

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views