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10 Maggio 2025
11:04

Morto l’orso grizzly più famoso del Parco Grand Teton: anche la madre era stata investita da un’auto

Il grizzly 1058, figlio della famosa orsa 399, è morto investito da un'auto nel Parco del Grand Teton. La sua scomparsa ricorda quella degli orsi marsicani Amarena e Juan Carrito, anch'essi vittime dell'uomo.

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L‘orso grizzly 1058 è stato investito e ucciso da un'auto lungo un'autostrada nel Parco Nazionale del Grand Teton, nel Wyoming. Era uno degli orsi più noti e amati del parco perché figlio di della grizzly 399, l'orsa più famosa del mondo, anche lei morta nell'ottobre del 2024 a seguito dell'incidente con un veicolo.

La loro storia ricorda quella di un'altra famosa coppia di orsi italiana: Amarena e Juan Carrito, orsi marsicani morti a pochi mesi di distanza l'uno dall'altra sempre a causa dell'essere umano.

Come è morto l'orso grizzly 1058

Martedì 6 maggio 2025 le guardie forestali del Parco Nazionale del Grand Teton hanno trovato un orso grizzly morto lungo la strada Highway 26. Subito è stata avviata un'indagine insieme al Servizio Pesca e Fauna Selvatica degli Stati Uniti.

Utilizzando le targhette auricolari, le guardie forestali hanno identificato l'orso come 1058. Un orso maschio di 5 anni al momento della morte in buone condizioni per la sua età e per il periodo dell'anno.

Secondo quando ricostruito dalle guardie forestali, l'orso è stato investito da un veicolo, e poi si è diretto verso una macchia di salici a circa 125 metri dalla strada, dove è morto a causa delle ferite riportate. Probabilmente il grizzly 1058 era morto diversi giorni prima del ritrovamento.

Da Parco è arrivato immediatamente l'addio commosso: "Sentire una notizia così tragica fa davvero molto male. Sinceramente non sappiamo cosa dire. Quindi ci limiteremo a dire addio… Addio al nostro giovane e coraggioso guerriero. Grazie per tutti i meravigliosi ricordi. Sarai sempre amato e non sarai mai dimenticato".

Una notizia che ha spezzato il cuore a tutte le persone che avevano seguito la sua storia e quella di sua madre.

La storia dell'orso grizzly 1058: era parte di una rara cucciolata di quattro cuccioli

L'orso 1058 è nato nell'inverno del 2020 e grazie alle amorevoli cure della sua mamma è riuscito a sopravvivere, insieme ai suoi tre fratelli, e tutti sono riusciti a compiere un'impresa decisamente non scontata nella comunità degli orsi: superare in 4 la prima infanzia e raggiungere l'età subadulta. È un caso rarissimo che una mamma orsa riesca a portare all'indipendenza tutti i suoi 4 cuccioli e l'impresa di mamma orsa 399 è stata la prima registrata nella storia del Parco.

"Per questi oltre due anni magici, il mondo ha osservato con stupore questi cinque straordinari grizzly aggirarsi per il paesaggio del Parco Nazionale del Grand Teton, vivendo molte avventure emozionanti e talvolta stressanti", ricordano dal Parco.

Poi però mamma grizzly 399 è morta in Wyoming dopo essere stata investita da un'auto in un tratto della Highway 26 situato fuori dai confini del Parco. E pochi giorni fa, la stessa sorte è toccata anche al figlio avuto nel 2020.

Le similitudini tra i grizzly 1058 e 399 con gli orsi marsicani Juan Carrito e Amarena

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Juan Carrito

Questa vicenda ricorda da vicino quella tutta italiana degli orsi marsicani Amarena e Juan Carrito. Anche Amarena, come la grizzly 1058, è diventata famosa nel 2020 per essere riuscita a portare allo svezzamento la sua prima cucciolata composta da ben 4 piccoli. Tra loro c'era anche Juan Carrito, il primo a morire, a seguito della collisione con un'auto nel pomeriggio del 23 gennaio del 2023 sulla statale 17 all'altezza del comune abruzzese di Castel di Sangro. La persona che lo ha investito è stata giudicata incolpevole e risarcita dalla Regione Abruzzo.

La madre Amarena invece è stata uccisa la notte tra il 31 agosto 2023 mentre si trovava in un pollaio alla periferia di San Benedetto dei Marsi, piccolo Comune in provincia dell'Aquila. Amarena ormai da diverse settimane frequentava i pollai della zona insieme ai suoi due cuccioli, per questo quando a mezzanotte i guardia parco del Parco hanno avvertito un colpo di fucile sono arrivati sul posto in poco tempo. Una volta a San Benedetto dei Marsi, però, non hanno potuto fare altro che assistere alla lunga agonia e poi alla morte dell'orsa. L'uomo che ha fatto fuoco è stato subito identificato e poco dopo rinviato a giudizio, ora si attende solo l'inizio del processo.

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