
La cucciola di orso marsicano trovata sola e senza mamma nel versante molisano del Parco Nazionale d'Abruzzo cresce e gioca. Ad un mese dal ritrovamento, avvenuto lo scorso 9 maggio, l'Ente Parco condivide un video in cui la piccola orsetta gioca con foglie, tronchi, e una piccola piscinetta artificiale.
Il video dell'orsetta che gioca con foglie e tronchi
L'orsetta nel video condiviso sui social dal Parco d'Abruzzo appare vivace ed entusiasta di giocare con gli oggetti a disposizione nelle strutture dell'Ente a Pescasseroli. Qui salta, corre, e interagisce con foglie, tronchi, e anche una piccola piscinetta. Ai nostri occhi si tratta di puri momenti di svago, ma in realtà questi strumenti, come il tubo con i fori su cui si concentra a un certo punto del video, servono a farle sviluppare abilità di ricerca del cibo.
La piccola oggi pesa 7,4 kg, è cresciuta parecchio e a preoccupare il personale del Parco infatti non è il suo stato di salute, ma le sue possibilità di tornare in natura. Questa è la vera sfida per il Parco che ‘ha salvata da morte certa: "È passato un mese dal ritrovamento dell’orsetta trovata a Pizzone, che stiamo allevando con l’auspicio, doveroso in queste situazioni, che possa tornare libera in natura, appena possibile".
Secondo lo zoologo Paolo Ciucci, docente dell'Università La Sapienza di Roma, tra i maggiori esperti di orso marsicano: "Il rischio che rimanga tutta la vita in cattività è concreto, ma l'alternativa era la morte quasi certa".
La storia della cucciola di orso marsicano abbandonata dalla madre
L'orsetta era stata trovata nelle vicinanze della statale 158, vicino al centro abitato di Pizzone, in Molise. All'inizio i Guardiaparco l'avevano monitorata aspettando il ritorno della madre, che non è avvenuto. La situazione di pericolo dovuta alla circolazione delle auto hanno quindi convinto gli operatori a portare la cucciola all'interno del centro di Pescasseroli dove si trova tutt'ora.
Il 18 maggio sono state sospese le ricerche per trovare la madre. L'ipotesi più probabile è che l'orsa sia stata seguita da maschi in calore e che si sia allontanata dal cucciolo per evitare che venisse ucciso. I maschi adulti infatti praticano l'infanticidio per rendere le femmine sessualmente recettive, e questi sono proprio i mesi dell'amore. Questa ipotesi è stata confermata dalle immagini delle fototrappole del Parco che il giorno del ritrovamento della cucciola avevano immortalato alcuni orsi maschi nella zona.