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Lo zoo di Aalborg, in Danimarca, nei primi 7 mesi del 2025 ha accolto 137 conigli, 22 cavalli, 53 polli, 18 porcellini d'India provenienti da privati. Si tratta di animali domestici che le famiglie non vogliono più e che decidono di donare allo zoo per sfamare i grandi felini come tigri e leoni.
Si tratta di una pratica che va avanti da quando la struttura esiste, cioè dal 1935 se si considera l'anno di fondazione, e che viene praticata anche in altri zoo danesi, come quelli di Copenaghen, Givskud e Odense. Lo spiega in un'intervista rilasciata al quotidiano Jyllands-Posten, tra i più importanti del paese, la zoologa dello zoo di Aalborg, Anette Sofie Warncke Nutzhorn.
Tutto è partito da un post pubblicato il 31 luglio sulle pagine social dello zoo in cui si chiedeva agli utenti di donare allo zoo i propri animali allo scopo di farli diventare foraggio per predatori. Un messaggio crudo corredato dalla foto di una lince dalle fauci spalancate che ha attirato l'attenzione dei media di tutto il mondo.
Anche Fanpage.it ha richiesto chiarimenti alla struttura, la quale ha risposto: "Ha senso utilizzare in questo modo gli animali che, per vari motivi, devono essere abbattuti. In Danimarca questa pratica è comune e molti dei nostri ospiti e partner apprezzano la possibilità di contribuire. Gli animali domestici che riceviamo in donazione sono polli, conigli, porcellini d'India e cavalli".
La zoologa: "Le persone vogliono che i loro animali partecipino a una buona causa"

Nell'intervista al quotidiano danese, la zoologa Warncke Nutzhorn risponde alle critiche provenienti dai media di tutto il mondo: "Era solo un annuncio di routine che abbiamo pubblicato molte volte in passato. Riceviamo animali da privati da quando esistiamo. È una cosa naturale e vorremmo continuare a farlo. Non aveva mai dato origine a nulla di simile prima, quindi è stato molto sorprendente per noi che la cosa sia diventata così importante all'improvviso. Credo che abbia preso una svolta perché il bestiame è stato convertito in animali domestici e suscita più emozioni nelle persone".
Alla domanda sul perché è importante ricevere animali da privati l'esperta risponde: "Siamo al mondo per parlare di animali, natura ed ecosistemi. Questo è il nostro obiettivo generale. E non possiamo farlo se non mostriamo ciò che è giusto. È importante dimostrare che gli animali mangiano carne. È una cosa del tutto naturale. Ed è bene mangiare animali interi, con pelle, ossa, organi e tutto il resto. Così ottengono le vitamine e i minerali di cui hanno bisogno".
Molte critiche però si concentrano sul fatto che non ci sia niente di naturale nel tenere grandi predatori come tigri e leoni in gabbia per il divertimento di turisti paganti.
Infine, secondo la zoologa, gli animali da allevamento non sono paragonabili a quelli familiari, nonostante si tratti della stessa specie, come è il caso dei polli: "Ci sono anche gli allevatori, ma è la stessa cosa. E i danesi sono molto pragmatici. Molti vogliono che i loro animali concludano la loro vita con noi e che partecipino a una buona causa, quindi non è mai stato un problema".
I video sui social dello zoo: pony macellato e dato in pasto alla tigre

Basta fare un giro sulla pagina Facebook della struttura per rendersi conto che la zoologa dice il vero quando spiega che si tratta di una pratica di routine: nel 2018 e poi nel 2020 lo zoo di Aalborg ha pubblicato un video in cui si vede un pony mentre viene consegnato al personale, macellato, per poi essere smembrato e messo nella ciotola di una tigre in attesa del pasto. Immagini decisamente più crude rispetto alla foto delle lince scelta per l'ultimo appello.
Il video era finalizzato a una richiesta di aiuto rivolta ai privati che non vogliono più tenere i loro animali: "Sapevi che puoi donare il tuo cavallo allo zoo? I cavalli vengono soppressi nel mattatoio dello zoo, dove puoi anche dirgli addio. La carne serve per sfamare i nostri predatori, soprattutto leoni e tigri. Per poter ricevere il vostro cavallo non deve assumere farmaci. Se vuoi saperne di più, puoi contattarci".
Anche nella pagina informativa a corredo del post pubblicato lo scorso giovedì si legge che possono essere donati cavalli di piccole dimensioni. Inoltre, le persone che donano il proprio cavallo possono anche ottenere una detrazione fiscale pari al valore del cavallo pari a circa 60 centesimi al chilo.